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 U.E. - U.E. - Osservazione e speranza, attesa, fantapolitica e ancora osservazione e speranza
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Articolo di Vincenzo Donvito
4 marzo 2004 20:06
 
Mentre in Italia prendono il via i primi adempimenti per l'operativita' della nuova legge sulla fecondazione assistita' e sul divieto della ricerca con gli embrioni, li' dove si sta facendo esattamente il contrario del nostro Paese, la situazione e' decisamente in fermento.
Quel che piu' colpisce sono gli Usa. Al "golpe" del presidente George W.Bush che ha fatto fuori due membri del consiglio di bioetica perche' favorevoli alla ricerca sulle staminali embrionali (mettendo al loro posto due dichiarati anti-abortisti, etc etc), corrisponde un notevole attivismo dei singoli Stati che hanno gia' approvato le loro leggi: per gli adempimenti relativi ai finanziamenti di questa ricerca e -in puro spirito pionieristico americano- per cercare di primeggiare nell'Unione come nel mondo, e diventare punti di riferimento economici e culturali, attraendo cervelli e investimenti.
Dal nostro osservatorio e' decisamente entusiasmante la percezione che ne deriva e le conseguenti riflessioni su un sistema -quello Usa- che ti consente questo e altro.
Mentre in Italia il presidente del Comitato di Bioetica, Francesco D'Agostino, sta cercando di convincere i piu' che la legge italiana e' decisamente buona (con un buon parallelo -anche se lui stesso probabilmente non ci ha fatto caso- verso le azioni del Governo federale Usa), gli "embrionisti ritardatari" che si sono fatti sconfiggere in Parlamento sono tornati alle loro consuetudini, dove l'embrione, al massimo, puo' far parte di un discorso da festival di partito. E mentre negli Usa i singoli Stati sono in fermento, vedremo qualcosa del genere da parte delle nostre Regioni? Certamente l'ordinamento Usa non e' quello italiano, per cui gli Stati hanno una maggiore autonomia che non le nostre Regioni. Ma qualcuno crede che negli Usa non ci sia un intervento federale per impedire e bloccare cio' che non rientra negli ordinamenti per l'appunto federali? E che questo non fiacchera' in alcun modo la volonta' dei singoli governatori e parlamenti? Cosa succede negli Usa per la marijuana terapeutica o per i matrimoni tra omosessuali? Sembra che ci sia piu' di un governatore e/o amministratore che e' disposto a rimettere in discussione tutto pur di non farsi mettere i piedi in testa rispetto a cio' che ritiene giusto e di diritto. C'e' qui da noi, non certo uno Storace o un Formigoni (sarebbe ingiusto anche chiederglielo), ma quantomeno un Martini, un Errani, un Bassolino, un Illy o un Galan (si' proprio lui, il forzista del Veneto), o un Ghigo (si' proprio lui il forzista del Piemonte) o un Biasotti (si' proprio lui il forzista della Liguria) o un Fitto (si' proprio lui, il forzista della Puglia), etc. che farebbero un timido passo in questo senso?
Lasciamo stare la fantapolitica e porgiamo l'attenzione oltre i nostri confini e oltreoceano ....
 
 
 
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