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 U.E. - U.E. - Osidea onlus a "Scienza & Vita": donazione autologa-solidale e' salvaguardia del proprio bimbo e del prossimo
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Articolo 
29 marzo 2007 15:03
 
Donazione Autologa-Solidale A salvaguardia del proprio bimbo ed in favore del prossimo Facciamo riferimento all'articolo della Associazione Scienza & Vita, pubblicato dalla rivista Aduc il 16 marzo 2007, che esprime parere poco positivo a riguardo della conservazione autologa di sangue cordonale.

Noi dell'Associazione Osidea onlus da ormai tre anni ci occupiamo di informare e quindi incentivare la popolazione in tema di donazione di sangue placentare.

A tal proposito vorremo fare alcune puntualizzazioni che ci sembrano necessarie nel giusto rispetto di quelli che sono e devono essere i diritti fondamentali dei cittadini.

Non si può negare ad una madre di poter conservare le cellule staminali presenti nel sangue del cordone ombelicale del proprio bimbo, a tutela di una necessità futura di utilizzo terapeutico, se pur remota. Atto ancora più subdolo è quello di instillare nelle menti delle future mamme l'idea che il desiderio di salvaguardare la salute del nascituro sia una azione egoista, ciò è sbagliato ed anche illegale.

La triste realtà di Regioni, come per esempio la Sardegna e la Sicilia, ad altissima incidenza di patologie genetiche quali microcitemia e talassemia, rende l'eventualità di un auto trapianto di cellule staminali una possibilità non certo remota.

Proprio per non colpevolizzare le giovani madri, e nel rispetto dei legittimi sentimenti delle coppie dei genitori in attesa di un bimbo, in collaborazione con alcuni Centri esteri di crioconservazione, abbiamo realizzato la nuove formula mista "La Donazione Autolog-Solidale" dove si prevede che la madre conservi e rimanga proprietaria dell'unità di sangue cordonale ma che al contempo ha la possibilità di metterla a disposizione di chi ne avesse necessità.

La vera differenza dalla formula spagnola di conservazione, che dispone in caso di necessità che l'unità venga automaticamente ed obbligatoriamente donata, è che sempre e comunque nella nuova formula, venga richiesta alla madre l'autorizzazione alla donazione. Poiché l'altruismo non può essere e non deve essere un obbligo di Legge!

Il costo del mantenimento dell'Unità di sangue presso i Centri esteri per l'intero periodo di venti anni è all'incirca di 1.500/2.000 Euro, versabili anche in più rate. Il costo della tipizzazione della sacca di sangue placentare (circa 300/500 Euro) è inoltre a totale carico delle Banche di sangue cordonale estere che hanno aderito al progetto "Donazione Autologa-Soldale".

Come è ovvio la realizzazione di Centri privati di crioconservazione sul territorio nazionale italiano, abbatterebbe ulteriormente il modesto costo che abbiamo citato.

Va inoltre citata la possibilità che in futuro grazie a questa nuova formula di conservazione si tuteli il patrimonio genetico di ogni bambino, con la grandissima potenzialità che questa opportunità garantisce nell'ottica dei progressi della ricerca medica.

Questo per amore di correttezza e chiarezza, perché tante sono le madri che compiono il bellissimo gesto d'amore della donazione e noi non possiamo che incoraggiarle su questa strada, ma, sempre e comunque, nel rispetto dei diritti e delle esigenze del singolo individuo.

Associazione Osidea onlus
 
 
 
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