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 MONDO - MONDO - Onu. Al Palazzo di Vetro riappare il bando mondiale sulla clonazione
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Articolo di Donatella Poretti
30 settembre 2004 20:26
 
Riparte la campagna per una risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu che ponga un divieto a ogni tipo di clonazione umana, riproduttiva o terapeutica che sia. La triplice alleanza che la promuove e' composta da: Costa Rica, che formalmente e' la presentatrice del bando mondiale; Usa, che fanno la parte dei sostenitori, ma in realta' sono il vero motore diplomatico nelle manovre del Palazzo di Vetro, accompagnati e benedetti dal Vaticano che dopo le modifiche del suo status ha maggiori possibilita' di intervento anche pubblico. E la convenzione contro la clonazione sembra davvero un campo perfetto in cui sperimentare l'intromissione di una Chiesa, quella Cattolica, negli affari di Stato, degli Stati, anche di quelli laici, mischiando scienza e fede, leggi e precetti.

Il presidente George W. Bush, il 21 settembre, ha colto l'occasione del suo intervento all'assemblea generale per ribadire il suo favore per un bando mondiale: "Se crediamo nella dignita' umana, ci dobbiamo preoccupare seriamente di proteggere la vita davanti a qualsiasi sfruttamento, sotto qualsiasi pretesto. Nel corso di questa sessione, l'Onu analizzera' una risoluzione presentata dal Costa Rica che propone la proibizione generale della clonazione umana. Appoggio questa risoluzione e propongo a tutti i Governi di affermare il seguente principio etico basilare: nessuna vita umana deve essere prodotta o distrutta, in nessun caso, per il beneficio di un'altra persona".
"Il nostro scopo non e' necessariamente quello di unire il mondo su un tema di questo genere, ma di pronunciarci con chiarezza su quello in cui crediamo", ha detto Kim Holmes, uno dei vice di Colin Powell al Dipartimento di Stato, in un briefing a New York parlando dei temi che gli Usa sosterranno nella 59.a sessione. Gli Usa, ha spiegato Holmes, continueranno ad appoggiare la proposta di risoluzione presentata dal Costa Rica. Una risoluzione dell'Assemblea generale non e' vincolante come quelle del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ma gli Usa ritengono, ha spiegato Holmes, che darebbe "una chiara indicazione politica al mondo su un tema per il quale la comunita' internazionale ha bisogno di standard comuni".

Il presidente del Costa Rica Abel Pacheco ha richiamato le nazioni che fanno parte dell'Onu a difendere coloro che "non hanno voce" e opporsi alla clonazione umana sotto qualsiasi pretesto. Rivolgendosi all'assemblea generale il 24 settembre ha ricordato che "cosi' come abbiamo un obbligo di proteggere gli oppressi e gli oltraggiati, abbiamo anche l'obbligo di proteggere quelli che ancora non hanno voce". "Mi riferisco all'imperativa necessita' di accordare un quadro normativo, vincolante internazionalmente, per salvaguardare la dignita' della vita umana dal concepimento". "La difesa della vita e', necessariamente, la difesa dell'essenza stessa dell'uomo: di tutte le promesse, le gioie e le speranze dell'essere umano. Credo nella scienza con limiti etici".
Pacheco e' medico ed e' contrario alla clonazione umana, mentre sostiene "decisamente la ricerca con le cellule staminali adulte, che non presenta problemi etici e giuridici". "Vi invito ad unirvi a noi per lavorare nell'adozione di una convenzione internazionale per proibire qualsiasi forma di clonazione umana", ha concluso il suo intervento appellandosi all'assemblea generale.

Dieci i punti del debutto del Vaticano alle Nazioni Uniti, tra questi non poteva mancare la clonazione. L'arcivescovo Giovanni Lajolo e' intervenuto il 28 settembre dopo le modifiche sullo status del Vaticano, presente comunque dal 1964 a Palazzo di Vetro, a cui e' stato concesso tra le altre attivita' quella di prendere la parola nell'assemblea generale alla pari con gli altri Stati membri a pieno titolo. Il rappresentante della Chiesa Cattolica ha chiesto ai Paesi membri dell'Onu di proibire la clonazione. "Tra i diritti fondamentali, anzi tra di essi come il primo, va comunque affermato -come esplicitamente fa la Dichiarazione universale- il diritto di ogni individuo alla vita. [.] E' in questo ampio tema che si inserisce anche la questione della clonazione umana. Quest'Assemblea ne discutera' fra qualche settimana. A tal riguardo, la Santa Sede desidera riaffermare il suo impegno nell'appoggiare il progresso della scienza medica, -sempre nel rispetto della dignita' umana- per la cura e la guarigione di varie malattie. In questo contesto essa rinnova il suo giudizio favorevole in merito all'acquisizione e all'uso di cellule staminali adulte. La Santa Sede ritiene che la via da seguire consista nel concludere e dare attuazione ad una Convenzione che comporti, in maniera non ambigua, un divieto generale della clonazione umana".

Nella precedente sessione dell'Onu, la commissione legale dell'Assemblea generale aveva bloccato l'iniziativa di una risoluzione sulla clonazione con un voto di 80 a 79 (con 15 astenuti) e rinviato al 2005 la stesura di un trattato su questa materia.
Un primo appuntamento per una controcampagna e per evitare il divieto sulla clonazione terapeutica, e' quello della sessione costitutiva del congresso mondiale per la liberta' di ricerca scientifica, a Roma il 9 e 10 ottobre.
 
 
 
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