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Lezioni di educazione civica dalla Spagna
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Articolo di Donatella Poretti
22 dicembre 2005 17:42
 
A rischio di essere tacciati di esterofilia e di voler vedere l'erba del vicino sempre piu' verde, gli esempi di come e perche' si dovrebbe fare una legge continuiamo a vederli, ed in alcuni casi ad invidiarli, in altri Paesi, e non nel nostro. Uno di questi e' senza dubbio la Spagna.
Sui temi della bioetica e delle liberta' civili i nostri vicini e cugini del Mediterraneo stanno facendo passi da gigante. Come seguendo il manuale del buon legislatore si pongono un obbiettivo unico: fare una legge perche' possa essere utilizzata al meglio dai cittadini che vi vogliano e/o debbano ricorrere.
I due casi che prendiamo ad esempio sono la riforma della legge nazionale sulla riproduzione medicalmente assistita e quella andalusa sulla ricerca scientifica e la clonazione terapeutica.
Nel primo caso non possiamo che ammirare il principio secondo cui la legge del 1988, modificata alla fine del 2003, e' nuovamente all'esame del Parlamento perche' aggiornandosi le tecniche e le possibilita' offerte dalla scienza, anche le leggi devono adeguarsi. Ecco perche', ad esempio, e' utile regolamentare l'accesso alle tecniche di fecondazione in vitro selezionando l'embrione in maniera che sia compatibile con il fratellino malato per salvargli la vita, il cosiddetto "baby designer" o "bebé medicamento". Ma cio' che piu' invidiamo e' il principio per cui la legge viene rivista: per cercare di permettere a tutte le donne che intendono accedere a queste tecniche di fruirne senza distinzione di orientamento sessuale e di stato civile, con un handicap o no, senza sentenziare in merito alle motivazioni che le hanno spinte a farvi ricorso. Esattamente come lo Stato fa, o dovrebbe fare, quando avviene con i metodi "naturali".
Se pensiamo ai dibattiti che hanno segnato la legge italiana e il successivo referendum in materia, e' facile vedere la differenza. L'obbiettivo era diverso, e dietro alla tutela del concepito come principio reggente del testo, l'affermazione di una morale era manifesta.
Che nella legge spagnola gia' si anticipi come il trasferimento nucleare e la ricerca con le staminali embrionali siano il futuro della ricerca, e' il segnale aggiuntivo per una legge aperta e positiva. E per questo c'e' da ringraziare il sistema federale delle autonomie spagnole, che spingono l'amministrazione centrale. L'ariete da sfondamento e' ancora una volta l'Andalusia. Lo fu per permettere la ricerca con gli embrioni sovrannumerari, e oggi lo e' per la clonazione terapeutica.
 
 
 
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