testata ADUC
Gb. Intervista a Mark Walport: il Governo protegga la scienza e gli scienziati
Scarica e stampa il PDF
Articolo di a cura di Cinzia Colosimo
1 aprile 2004 19:26
 
La Gran Breatagna, come molti sanno, e' un ottima base operativa per chi intende dedicarsi alle attivita' scientifiche, sia dal punto di vista formativo che professionale. Ma il paradiso della scienza non esiste, o forse esiste solo in quei piccoli spazi di tempo che seguono le grandi scoperte; e nel resto del tempo ci si deve scontrare con problemi decisamente meno spirituali.
Accade questo in Gran Bretagna, dove esiste una legislazione sufficientemente permissiva da far progredire molti campi di ricerca, ma che non si rivelera' efficace a lungo termine. Questa e' in sostanza la tesi di Mark Walport, direttore dell'associazione no-profit Wellcome Trust, che in un'intervista rilasciata al quotidiano The Times non ha esitato a mostrare perplessita' sul futuro degli scienziati. In particolare le sue preoccupazioni riguardano la politica decennale messa in atto dal ministro dell'Economia Gordon Brown, la cui strategia potrebbe al contempo nuocere e giovare alla Gran Bretagna.
Un esempio? La Human Tissue Bill, la legge, ancora sottoposta all'esame del Parlamento, che regola la ricerca sui tessuti umani, e che se venisse approvata renderebbe illegali alcuni settori della scienza. Secondo Walport troppe spinte estremistiche basate su assunti filosofici hanno costretto il Governo a dichiarare fuori legge una serie di iniziative che altrimenti sarebbero state lodate. "E' come quando la mano destra non riesce a comunicare con la sinistra. Io apprezzo il Governo quando dichiara di voler spendere piu' denaro per finanziare gli scienziati; e lo considero un gesto moderno e genuino. Ma altri componenti dello stesso Governo premono su questioni che tutto sommato non aiutano nessuno; ecco perche' e' pericoloso imporre delle leggi che di fatto impediscono lo sviluppo scientifico. Se le persone vengono tagliate fuori dalla ricerca medica perche' la legislazione l'ha resa difficoltosa, abbiamo trovato il modo migliore per disincentivare gli scienziati".
Tutti parlano della Human Tissue Bill perche' e' stata creata e messa sotto i riflettori durante il recente scandalo dell'Alder Hey Hospital, in cui l'ospedale svolgeva delle ricerche su tessuti umani senza aver chiesto il consenso ai familiari o ai diretti interessati. E' questo e' uno dei punti piu' fermi in assoluto della legge: l'autorizzazione esplicita a procedere. Ma mentre un tempo questo consenso serviva per gli organi dopo la morte, oggi e' stato esteso anche ai campioni di sangue, ai residui cervicali dopo le operazioni e ai tumori durante le biopsie. Ogni anno pero' vengono raccolti milioni di campioni tissutali, che richiedono costi di mantenimento e immagazzinaggio; con un provvedimento del genere la ricerca diventa un'impresa. "Una parte del Governo e molti esponenti scientifici hanno preso le difese dell'Alder Hey durante lo scandalo, perche' consci del lavoro che c'e' dietro. La gente ha praticamente dimenticato che noi facciamo ricerca per il loro bene, per aiutarli. Ora per esempio non sara' piu' possibile esaminare i geni che stanno alla base di un tumore per poi riconoscerli. Nessuno ad esempio sapeva che l'ulcera duodenale e' causata da un agente infettivo. Non lo potevamo immaginare fino a quando Barry Marshall ha iniziato ad esaminare centinaia di biopsie trovando il batterio responsabile. E' molti importante che il governo protegga i ricercatori da leggi pericolose e superstiziose: c'e' in gioco il bene comune, ed e' una posta che non possiamo permetterci di perdere".
 
 
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS