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 GRAN BRETAGNA - GRAN BRETAGNA - Gb. Si' ai bambini selezionati per salvare i fratellini
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Articolo di Donatella Poretti
22 luglio 2004 18:13
 
Il 21 luglio e' arrivata la decisione dell'HFEA (l'autorita' per l'embriologia e la fecondazione umana) in merito alla normativa che regolamenta lo screening genetico degli embrioni: sara' possibile fare nascere un bambino selezionando gli embrioni in maniera tale che sia compatibile con il fratellino malato per potergli donare le sue cellule staminali. Per questo si e' parlato di "designer baby", o "bebe' su misura".
Se fino ad oggi la selezione genetica era ammessa per evitare che genitori con malattie ereditarie dessero alla luce bambini malati, ora e' stato fatto un passo in avanti, la selezione verrebbe fatta in maniera tale da scegliere l'embrione con certe caratteristiche compatibili con il fratellino malato. L'autorita' ha comunque specificato che la decisione se autorizzare o meno verra' presa di volta in volta a seconda del caso particolare.
Questa decisione era attesa, anche in seguito a delle anticipazioni giornalistiche del quotidiano The Daily Telegraph che aveva riportato come gli esperti legali dell'autorita' erano a favore del cambiamento ritenendo l'attuale sistema incoerente, visto che permette ad alcune coppie di creare bebe' "personalizzati", ma allo stesso tempo lo vieta ad altre senza apparenti valide motivazioni.
I primi a beneficiare della decisione sono Joe e Julie Fletcher, dell'Irlanda del Nord, il cui bimbo -Joshua- soffre di una rara forma di anemia (Diamond-Blackfan) e ha bisogno di un trapianto di cellule staminali. Ma queste devono arrivare da un donatore con determinate caratteristiche genetiche, spiega Mohammed Taranissi, uno dei principali esperti di fecondazione e direttore di un centro londinese, che aveva chiesto all'autorita' il permesso di applicare la tecnica dello screening embrionale durante l'Ivf per dare ai Fletcher un donatore adatto. "Noi gia' sottoponiano gli embrioni a screening per rilevare seri problemi genetici -aveva dichiarato Taranissi alla BBC-, non vedo la differenza. Cio' che stiamo cercando di fare e' trovare un embrione che sia adatto per un bimbo seriamente malato". Lo screening e la selezione degli embrioni, non dovrebbero essere permessi semplicemente per ragioni estetiche. "Il confine dovrebbe essere tracciato nel caso in cui la tecnica non venisse utilizzata per un problema medico. Se qualcuno cerca determinate caratteristiche fisiche, che comunque noi non siamo in grado di dare, penso che la medicina non debba essere chiamata in causa".
A spiegare la decisione e' stata, nel corso di una conferenza stampa, la presidente dell'autorita' Suzi Leather: una decisione presa dopo avere analizzato i progressi della scienza negli ultimi anni al fine di poter aiutare "un piccolo numero di famiglie con bambini molto malati". La misura' non sara' applicata in maniera generalizzata, ma "si studiera' ciascun caso". Se la diagnosi pre impianto veniva gia' utilizzata per evitare la nascita di bambini con gravi malattie, ora questa tecnica portera' un secondo beneficio, quello di aiutare un fratellino. "Non mi pare che cio' equivalga a recitare la parte di Dio", ha aggiunto la Leather rispondendo alle critiche che sono subito arrivate.
"Non sara' mai corretto fabbricare persone umane per ripararne altre", aveva infatti commentato il professor Jack Scarisbrick, presidente dell'associazione Life. Dello stesso tenore i commenti dei vari gruppi antiabortisti: "e' sbagliato creare un bambino come mezzo per realizzare un determinato fine", "per quanto giusto e nobile quel fine possa essere e' la violazione di un principio etico". Altri ancora profetizzano un futuro prossimo in cui secondo lo stesso principio sara' possibile "creare bambini biondi con gli occhi azzurri".
Secondo il dottor Simon Fischel, esperto di fertilita' del centro Care in the Park di Nottingham, "sempre che non ci sia pericolo per il neonato, e' eticamente ingiustificabile non permettere che si realizzi un trattamento di questo tipo".
 
 
 
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Il 21 luglio e' arrivata la decisione dell'HFEA (l'autorita' per l'embriologia e la fecondazione umana) in merito alla normativa che regolamenta lo screening genetico degli embrioni: sara' possibile fare nascere un bambino selezionando gli embrioni in maniera tale che sia compatibile con il fratellino malato per potergli donare le sue cellule staminali. Per questo si e' parlato di "designer baby", o "bebe' su misura".
Se fino ad oggi la selezione genetica era ammessa per evitare che genitori con malattie ereditarie dessero alla luce bambini malati, ora e' stato fatto un passo in avanti, la selezione verrebbe fatta in maniera tale da scegliere l'embrione con certe caratteristiche compatibili con il fratellino malato. L'autorita' ha comunque specificato che la decisione se autorizzare o meno verra' presa di volta in volta a seconda del caso particolare.
Questa decisione era attesa, anche in seguito a delle anticipazioni giornalistiche del quotidiano The Daily Telegraph che aveva riportato come gli esperti legali dell'autorita' erano a favore del cambiamento ritenendo l'attuale sistema incoerente, visto che permette ad alcune coppie di creare bebe' "personalizzati", ma allo stesso tempo lo vieta ad altre senza apparenti valide motivazioni.
I primi a beneficiare della decisione sono Joe e Julie Fletcher, dell'Irlanda del Nord, il cui bimbo -Joshua- soffre di una rara forma di anemia (Diamond-Blackfan) e ha bisogno di un trapianto di cellule staminali. Ma queste devono arrivare da un donatore con determinate caratteristiche genetiche, spiega Mohammed Taranissi, uno dei principali esperti di fecondazione e direttore di un centro londinese, che aveva chiesto all'autorita' il permesso di applicare la tecnica dello screening embrionale durante l'Ivf per dare ai Fletcher un donatore adatto. "Noi gia' sottoponiano gli embrioni a screening per rilevare seri problemi genetici -aveva dichiarato Taranissi alla BBC-, non vedo la differenza. Cio' che stiamo cercando di fare e' trovare un embrione che sia adatto per un bimbo seriamente malato". Lo screening e la selezione degli embrioni, non dovrebbero essere permessi semplicemente per ragioni estetiche. "Il confine dovrebbe essere tracciato nel caso in cui la tecnica non venisse utilizzata per un problema medico. Se qualcuno cerca determinate caratteristiche fisiche, che comunque noi non siamo in grado di dare, penso che la medicina non debba essere chiamata in causa".
A spiegare la decisione e' stata, nel corso di una conferenza stampa, la presidente dell'autorita' Suzi Leather: una decisione presa dopo avere analizzato i progressi della scienza negli ultimi anni al fine di poter aiutare "un piccolo numero di famiglie con bambini molto malati". La misura' non sara' applicata in maniera generalizzata, ma "si studiera' ciascun caso". Se la diagnosi pre impianto veniva gia' utilizzata per evitare la nascita di bambini con gravi malattie, ora questa tecnica portera' un secondo beneficio, quello di aiutare un fratellino. "Non mi pare che cio' equivalga a recitare la parte di Dio", ha aggiunto la Leather rispondendo alle critiche che sono subito arrivate.
"Non sara' mai corretto fabbricare persone umane per ripararne altre", aveva infatti commentato il professor Jack Scarisbrick, presidente dell'associazione Life. Dello stesso tenore i commenti dei vari gruppi antiabortisti: "e' sbagliato creare un bambino come mezzo per realizzare un determinato fine", "per quanto giusto e nobile quel fine possa essere e' la violazione di un principio etico". Altri ancora profetizzano un futuro prossimo in cui secondo lo stesso principio sara' possibile "creare bambini biondi con gli occhi azzurri".
Secondo il dottor Simon Fischel, esperto di fertilita' del centro Care in the Park di Nottingham, "sempre che non ci sia pericolo per il neonato, e' eticamente ingiustificabile non permettere che si realizzi un trattamento di questo tipo".
 
 
 
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