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Francia. Cellule staminali: una prima francese
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Articolo di Catherine Petitnicolas
25 ottobre 2007 17:25
 
La data e' da pietra miliare. Ricercatori dell'Universita' Paris-Sud-XI (con Inserm e CNRS) hanno ottenuto la prima linea francese di cellule staminali embrionali umane, partendo da un embrione portatore di anomalie cromosomiche importanti (trisomia 1 e monosomia 21), reperito al termine di una diagnosi preimpianto. La primizia e' stata resa possibile dalle modifiche apportate alle leggi di bioetica nel 2004. Dopo l'uscita dei decreti d'applicazione nel febbraio 2006, numerosi altri gruppi si sono lanciati in questa corsa in Francia, soprattutto a Strasburgo e a Montpellier.
Nel mondo esistono gia' duecento linee come queste, soprattutto negli Stati Uniti e oltre Manica, in Corea e in Iran. L'ottenimento di questa prima linea di cellule, alla base di una possibile medicina rigenerativa, e' un vero successo per l'equipe di Annelise Bennaceur-Griscelli (unita' Inserm 602). E' anche una buona notizia per l'intera comunita' scientifica francese, giacche' la linea di cellule dotate di tutte le potenzialita' (pluripotenti) e' a disposizione di tutti coloro che desiderano realizzarvi delle ricerche. L'embrione e' stato ottenuto da una diagnosi preimpianto (DPI) effettuata su una coppia che aveva gia' perso due bambini per una grave malformazione cardiaca connessa alle anomalie cromosomiche. La donna della coppia in questione aveva avuto anche numerosi aborti in precedenza, probabilmente per lo stesso motivo. Grazie alla DPI, i biologi della riproduzione hanno individuato un embrione indenne dall'anomalia, riuscendo a impiantarlo. In compenso, hanno reperito altri embrioni anormali, dai quali hanno prelevato delle cellule e ottenuto una sola linea embrionale. Un lavoro difficile poiche' i risultati non superano il 20% - 30% quando si procede da embrioni anormali e dunque scarsamente vitali (contro il 50% di riuscita con embrioni sani).
"Siamo voluti partire da qualcosa di difficile, ma eticamente irreprensibile", confida Annelise Bennaceur-Griscelli. "Ma e' una vera impresa riuscire a far crescere simili cellule, mantenerle in vita e renderle immortali". Con Olivier Feraud, l'equipe ha prima ottenuto da cinquanta a sessanta cellule, ma oggi ne possiede parecchi miliardi, tutte identiche e pluripotenti. "Siamo gia' riusciti a far differenziare alcune di loro in cellule del miocardio e stiamo cercando di verificare se siano portatrici di anomalie simili a quelle osservate nei bambini", aggiunge. Altro successo, l'ottenimento di cellule staminali capaci di dare origine a tutte le cellule del sangue (globuli e piastrine). E in quantita' molto superiore a quanto avviene normalmente, forse proprio a causa dell'anomalia cromosomica iniziale. L'equipe e' riuscita anche a far nascere delle linee di cellule nervose che verranno messe a disposizione del professor Marc Peschanski, specialista di cellule staminali per le malattie neurodegenerative al génopole di Evry.

Tratto da Le Figaro del 24-10-2007 (trad. di Rosa a Marca)
 
 
 
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