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Divieto ricerche staminali embrionali in Francia. Ex ministro Schwartzenberg: la Francia e' uno Stato laico
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Articolo di Redazione
12 novembre 2010 17:05
 
In un dibattito sul quotidiano Le Figaro, Roger-Gérard Schwartzenberg, ex ministro e presidente d'onore del Partito Radicale di sinistra, non e' favorevole al principio di divieto della ricerca sugli embrioni che il progetto di legge sulla bioetica prevede di mantenere. L'ex-ministro ricorda il progetto di legge approvato dal Parlamento il 22 gennaio 2002 quando lui stesso era ministro della Ricerca durante il governo di Lionel Jospin. Dovendo rivedere la legge sulla bioetica del 1994, questo progetto perorava la ricerca sulle cellule staminali embrionali sovrannumerarie. Legge che fu poi modificata dopo il nuovo presidente e il nuovo Governo a maggio del 2002. Jean-François Mattei e Claudie Haigneré, rispettivamente ministro della Sanita' e della Ricerca del nuovo Governo, avevano presentato degli emendamenti. Cambiamenti che sfociarono nella legge del 6 agosto 2004 che stabiliva il principio del divieto delle ricerche con le cellule staminali embrionali, salvo deroghe in casi eccezionali e per un periodo di tempo limitato di cinque anni. Il progetto di legge approvato il 20 ottobre del 2010 dal Consiglio dei ministri mantiene questo tipo di divieto.
Roger-Gérard Schwartzenberg deplora questo divieto che reputa come un “pregiudizio verso i malati, che aspirano a vedere il progredire delle ricerche e lo sviluppo di nuove terapie in grado di dare loro alcune chance di guarigione”. L'ex-ministro ritiene che questo progetto di legge limita i ricercatori “imponendo loro degli ostacoli che invece in altri 12 Paesi dell'Ue non esistono”. Per lui questo divieto, conforme alla posizione del Vaticano, sembra ispirato da “convinzioni spirituali, molto rispettabili, ma che non considerano l'articolo 1 della nostra Costituzione che ricorda come la Francia sia una Repubblica laica”. Roger-Gérard Schwartzenberg ritiene che la legge non debba privilegiare un convincimento filosofico o religioso “imponendo una visione stimabile ma particolare all'insieme della societa'. Il ruolo dello Stato non e' quello di intralciare i progressi della scienza biomedica attraverso una inappropriata legislazione”.
 
 
 
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