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Per capire il contesto
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Articolo di Vincenzo Donvito
28 aprile 2005 19:46
 
Per capire il contesto in cui il nostro Paese si sta avvicinando alla scadenza dei referendum del prossimo 12 giugno, ci sono due fatti significativi che rimarcano l'abisso che le istituzioni italiane (quelle che a grande maggioranza nel 2004 approvarono il divieto della ricerca con gli embrioni oggi materia di referendum) hanno con il mondo scientifico: le pronunce dell'italiana Accademia dei Lincei e dell'americana Accademia delle Scienze.
Dopo l'abisso con le istituzioni di altri Paesi, anche partner importanti dell'Unione, dove la nostra ricerca sta facendo passi da gigante, quanto detto dall'Accademia dei Lincei e' importante per due motivi:
- primo perche' e' la prima grande istituzione italiana che si pronuncia sull'assurdita' del destino da spazzatura per gli embrioni soprannumerari da tecniche di fecondazione assistita;
- secondo perche', in materia, non e' piu' solo la voce di singoli scienziati ad evidenziare la dannosita' dello stato normativo italiano, ma e' quella di chi per eccellenza e' il punto di riferimento scientifico della scienza italiana.
L'Accademia americana delle Scienze ha invece dato indicazione, al mondo e anche ai nostri Lincei in un futuro e auspicabile assetto normativo favorevole, di come muoversi in democrazia per indicare le linee guida a scienziati e legislatori.
A ognuno cio' che si merita?
Potrebbe essere accettabile se nel nostro Paese cio' e chi abbiamo nelle istituzioni fosse frutto della democrazia. Ma sappiamo che cosi' non e'. Negli Usa gli americani hanno deciso di riconfermare alla Casa Bianca George W.Bush in modo molto netto, e quindi hanno stabilito che ne valeva la pena pur sacrificando il contributo dello Stato federale alla ricerca sugli embrioni o perche' erano proprio contrari a che l'Amministrazione sborsasse un solo cent in materia.
Possiamo dire altrettanto degli italiani, visto come si formano le liste elettorali? Per noi no! Il pre-confezionamento, il pre-giudizio e il pre-tutto e' il metodo dominante.
E i frutti sono questi: una parte del Paese che a norma di legge chiede di chiamare ognuno a dire la propria sulla nostra ricerca, e i garanti istituzionali del presunto corretto gioco che fanno di tutto per impedirglielo, e quando non ci riescono si arriva alla presentazione, come ha fatto il ministro Carlo Giovanardi (il ministro, non il militante ultra'-cattolico-conservatore) che per chiedere agli italiani di non andare a firmare la richiesta di referendum aveva messo ai promotori degli stessi la camicia bruna dei nazisti (paragone che e' stato anche utilizzato da alcuni accademici dei Lincei per evitare la presa di posizione di cui sopra). Ve l'immaginate lo sconfitto candidato John Kerry che in campagna elettorale presidenziale apostrofa come nazista il suo rivale Bush? Se qualcuno accenna ad un sorriso per questo paragone avventato, torni al contesto italico, e dal sorriso passera' sicuramente ad un ghigno.
Solo per capire il contesto.
 
 
 
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