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 CANADA - CANADA - Canada. Si riaccende in Parlamento il dibattito sulla ricerca con le staminali embrionali
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Articolo di Pietro Yates Moretti
4 gennaio 2007 12:43
 
Il dibattito sulla donazione di embrioni per la ricerca con le cellule staminali si e' riaperto anche in Canada. La commissione Salute della House of Commons sta infatti valutando la possibilita' di attuare la legge del 2004 sulla riproduzione assistita.
Il Governo conservatore ha nominato un oppositore della ricerca sugli embrioni quale presidente di un comitato di controllo sulla Riproduzione assistita nel Paese. Il comitato, fra le altre cose, dovra' predisporre controlli nelle cliniche dove si pratica la fecondazione assistita e i centri di ricerca con le staminali embrionali. In particolare dovra' vigilare sul divieto della clonazione terapeutica e del commercio degli ovociti e sperma donati.
La nuova legge permette la ricerca sulle staminali embrionali, ma non distingue fra embrioni "freschi" e crioconservati. Alcuni scienziati sostengono che e' molto piu' efficace derivare cellule staminali embrionali da embrioni freschi piuttosto che congelati. L'Istituto canadese per la ricerca sulla salute aveva autorizzato la scorsa estate l'utilizzo di embrioni freschi per la ricerca, sempre che i ricercatori ottenessero l'autorizzazione dei donatori.
Ora la commissione della House of Commons sta valutando la possibilita' di restringere questo tipo di ricerca esclusivamente agli embrioni crioconservati soprannumerari. Coloro che si oppongono alla ricerca su embrioni freschi sostengono che e' necessario intervenire per proteggere la salute della donna. Infatti, qualora la fecondazione assistita fallisse, la donna potrebbe ricorrere agli embrioni congelati. Se invece donasse l'embrione alla ricerca, per ritentare la fecondazione dovrebbe nuovamente ricorrere alla dolorosa procedura di stimolazione delle ovaie ed estrazione dell'ovocita.
Ma Timothy Caulfield, direttore dell'Istituto di Medicina Legale all'Universita' di Alberta, sostiene che la legge e i regolamenti proteggono gia' la donna. Per Caulfield desta perplessita' l'idea di chiedere al governo di impedire ad una donna di scegliere cosa fare con il proprio embrione per proteggerla. "Mi piacerebbe avere qualche elemento in piu' che mi dimostrasse che il problema esiste davvero, e che le donne sono incapaci di decidere autonomamente su cio' che deve accadere ai loro embrioni".
 
 
 
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