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 BRASILE - BRASILE - Brasile. Staminali e clonazione: dopo la Camera, tocca al Senato.
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Articolo di Donatella Poretti
19 febbraio 2004 18:52
 
"La votazione al Senato e' strategica, perche' potrebbe colpire il futuro dello sviluppo scientifico e tecnologico del Paese", ha preannunciato il leader del gruppo del Pt (Partido dos Trabalhadores) il senatore Tião Viana. Trattando tematiche come la clonazione, la legge tratta di questioni che vanno dalla genetica alla biotecnologia, ma anche dall'etica alla religione. Ecco perche' secondo Viana e' necessario coinvolgere la societa' nel dibattito in vista del voto sulla Legge sulla Biosicurezza. Dopo che la Camera dei Deputati -all'ultimo minuto, in grande fretta e sotto le pressioni della potente lobby degli evangelici- aveva modificato il testo che oramai da settimane stava circolando e veniva dato per certo, la parola tocca infatti al Senato. E le speranze che si torni ad autorizzare le ricerche con gli embrioni sovrannumerari e la clonazione terapeutica, sembrano riprendere corpo. Anche perche' il testo licenziato dalla Camera autorizza "la clonazione terapeutica" di cellule del cordone ombelicale o del midollo, e vieta la ricerca sugli embrioni, praticamente un non sense da un punto di vista scientifico, e percio' da correggere anche per avere una legge tecnicamente corretta.
Intanto e' stato scongiurato il pericolo che il testo seguisse un iter d'urgenza. La legge dovra' passare attraverso tre Commissioni (Affari Costituzionali e Giustizia, Affari Sociali e Affari Economici) prima di arrivare nel plenum dell'aula.
Il presidente del Senato, José Sarney (Pmdb, Partido do Movimento Democrático Brasileiro) dopo avere ricevuto i rappresentanti della Fapesp (Fondazione per il Sostegno alla Ricerca dello Stato di San Paolo), ha detto che i senatori sentiranno l'opinione degli scienziati prima di votare la legge. Un documento preparato dalla fondazione e' stato gia' inoltrato a tutti i sentori. Nel corso dell'incontro durato una ventina di minuti, il direttore scientifico della fondazione José Fernando Perez ha manifestato tutta la preoccupazione degli scienziati rispetto ai limiti legali posti dal testo di legge in materie come la ricerca con le cellule staminali embrionali, oltre all'eccesso di enti preposti alla concessione di autorizzazione per realizzare gli studi.

Per cercare di evitare che i senatori votino una legge "scorretta" dal punto di vista scientifico, e che siano quantomeno informati Mayana Zatz coordinatrice del Centro di Studi sul Genoma Umano e membro dell'Accademia Brasiliana delle Scienze, ha scritto cosi' una lettera a tutti i senatori. Prende spunto dal recente studio dei ricercatori sudcoreani che "conferma la possibilita' di ottenere cellule staminali pluripotenti (capaci di differenziarsi in vari tessuti) a partire dalla tecnica della clonazione terapeutica o trasferimento nucleare (Tn)". "Questa ricerca viene ad essere pubblicata in un momento estremamente importante in Brasile, quando si discute un progetto di legge sulla biosicurezza che vieta le ricerche con gli embrioni. Il progetto che e' stato appena approvato dalla Camera dei Deputati mostra una confusione su tre concetti: a) la clonazione riproduttiva; b) la clonazione terapeutica; e c) la terapia cellulare con le cellule staminali (che non e' un sinonimo della clonazione terapeutica). Prima della votazione del testo definitivo al Senato Federale, e' fondamentale che i parlamentari comprendano che la terapia cellulare con le cellule staminali, comprese quelle embrionali, puo' rappresentare la speranza di cura per milioni di brasiliani colpiti da malattie genetiche (che coinvolge piu' di 5 milioni di persone, in maggioranza bambini e giovani), che soffrono di malattie comuni come il diabete e il Parkinson, o che sono menomati perche' hanno avuto degli incidenti". La Zatz prosegue spiegando cosa sono le cellule staminali, i diversi tipi e le loro caratteristiche, dopo avere premesso che la clonazione riproduttiva dovrebbe essere proibita. Infine, conclude: "La maggior parte dei Paesi della comunita' Europea, il Canada, l'Australia, il Giappone e Israele ammettono le ricerche per ottenere le cellule staminali embrionali derivate da clonazione terapeutica o da embrioni di meno di 14 giorni. Questa e' anche la posizione delle Accademie delle scienze di 63 Paesi, compresa quella brasiliana. Molti ritengono che la vita inizi nel momento della fecondazione. Nel frattempo, la Corea ha dimostrato che cellule staminali pluripotenti possono essere ottenute senza fecondazione. E' fondamentale che la nostra legislazione ammetta questo tipo di ricerche perche' queste in futuro potranno salvare molte vite!".

"Se da una parte puo' sembrare antietico produrre embrioni per la ricerca e, piu' condannabile, per il commercio; dall'altro lato, permettere che questi siano congelati e non essendo usati per la riproduzione vengano distrutti, quando invece potrebbero salvare vite, puo' essere uno spreco. Questi potrebbero avere un destino dignitoso, essere donati come organi", propone Patricia Pranke, professoressa di Ematologia alla facolta' di Farmacia dell'Ufrgs.
La principale argomentazione dei parlamentari che sostengono il divieto di ricerca e' quella che per estrarre le staminali e' necessario distruggere gli embrioni. "Come possono difendere una vita embrionale che sta per essere buttata nella spazzatura a scapito di persone realmente vive che invece potrebbero essere aiutate dalla scienza? Questo e' immorale. Chi lo sostiene non ha mai visto un bambino con la sindrome di Duchenne, una distrofia muscolare che lo fara' smettere di respirare a 20 anni. A me piacerebbe che questi parlamentari avessero il coraggio di dire a questi bambini che la loro vita e' meno importante rispetto a quella di un embrione che non dara' mai origine ad una persona", spiega Andréa Bezerra de Albuquerque, una delle fondatrici del Movitae (clicca qui, l'organizzazione che si batte per la ricerca con le staminali embrionali).
Il presidente della Societa' Brasiliana di Bioetica Volnei Garrafa ritiene che la legge appena approvata dalla Camera e' fondamentalista e rappresenta un passo indietro per la scienza nel suo Paese. "E' deplorevole che uno Stato laico, in pieno XXI secolo, continui ad ideare leggi basate su concetti religiosi. La nostra societa' e' pluralista; questo atteggiamento fondamentalista e' antidemocratico. In piu' rappresenta un passo indietro. Nel giro di alcuni anni compreremo nelle farmacie farmaci ottenuti a partire da clonazione terapeutica e pagando cosi' royalties per i laboratori stranieri".
A chi sostiene che le staminali adulte e quelle embrionali hanno le stesse potenzialita' di quelle embrionali, replica Antônio Carlos Campos de Carvalho, dell'Istituto di Biofisica dell'Ufrj. "Queste (le staminali adulte e cordonali, ndr) hanno una capacita' limitata. Inoltre, immaginiamo di voler trattare una malattia del sistema nervoso centrale. Si dovrebbe aprire la testa del paziente per ottenerle, il che evidentemente non e' possibile".
"Questo tipo di divieto generico nel campo della ricerca, per ragioni morali, non ha senso", scrive Marcelo Leite su Folha de S.Paulo. "Detto questo, occorre evidenziare che non si tratta di fare una specie di guerra santa tra oscurantisti, da una parte, e illuminati, dall'altra. [.] Il peggiore errore che un ricercatore puo' commettere e' quello di comportarsi come un religioso".
 
 
 
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