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 U.E. - U.E. - Bernat Soria: il futuro e' nella medicina molecolare
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Articolo di di Redazione
1 marzo 2007 14:57
 
Bernat Soria e' direttore di CAMIBER, il centro andaluso di biologia molecolare e medicina rigenerativa. Sollecitato in merito all'opinione espressa dal direttore di Instituto de Salud Carlos III, Francisco Garcia, secondo cui il futuro della Medicina sara' la medicina molecolare, Soria risponde di condividerla. Entro 25 anni malati e studenti di Medicina s'imbatteranno sempre di piu' nelle molecole, il cui ambito comprende vari aspetti: genomica e proteomica; medicina rigenerativa e cellule staminali; nanotecnologia. Dice che la medicina del futuro continuera' ad essere la medicina con il bisturi, ma anche della medicina delle molecole. Il paziente otterra' piccoli dispositivi diretti a una parte del suo corpo.
Puo' citare qualche trattamento che sta realizzando con le cellule staminali?
Il programma di isolotti pancreatici (cellule che producono insulina) sta gia' funzionando. La produzione di isolotti e' per tutta l'Andalusia. L'iniziativa dipende dagli ospedali che arrivano con delle proposte, anche se attualmente ce n'e' una al Carlos Haya di Malaga. In quanto ai programmi d'applicazione con cellule staminali, di cui sono a conoscenza, ce ne sono due relativi alle complicazioni del diabete. Uno e' la rivascolarizzazione del piede diabetico -una patologia terribile poiche' molte volte porta all'amputazione. L'altro e' la rigenerazione cardiaca per diabetici. L'insufficienza cardiaca di grado quattro ha una mortalita' superiore al cancro. Per questi casi, penso che nel 2007 potremo incominciare ad avere propostei dall'ospedale Virgen Macarena di Siviglia.
Quali sono le linee forti dei ricercatori cordovesi?
A Cordova esistono progetti di rigenerazione cardiaca, gia' eseguiti. Hanno avuto molto successo impostando linee di ricerca di rigenerazione epatica, ma anche dall'applicazione di medicina rigenerativa per problemi del sistema nervoso e cardiaco. Inoltre, il Reina Sofia e' uno dei maggiori, se non il maggiore ospedale per il trapianto d'organi in Spagna, cio' che lo collega molto bene alla terapia cellulare, poiche' si tratta delle stesse équipe.
Quale impulso economico otterra' l'Andalusia da I+D (Ricerca e Sviluppo)?
L'Andalusia sara' la grande beneficiaria dei fondi di I+D d'Europa per cinque o sette anni. La domanda e' se noi scientifici andalusi saremo sufficientemente bravi a fare progetti affinche' quel denaro sia ben speso e produca cure, conoscenze, ricchezza e posti di lavoro, poiche' sarebbero 800 o 1.000 milioni di euro, e mai abbiamo avuto cosi' tanto denaro.
Cosa direbbe a coloro che non si fidano del trasferimento nucleare a fini terapeutici?
Noi ricercatori non diciamo che funziona, ma che vogliamo provare se funziona. Se le tecniche che proponiamo riusciranno a funzionare nella pratica clinica, verranno utilizzate. Coloro che non desiderano questo tipo di trattamento, non lo avranno, pero' non devono impedire che altri lo utilizzino.

(Fonte: AndaluciaInvestiga)
Traduzione di Rosa a Marca
 
 
 
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