Carne bovina e latte da mucche clonate sono sensibilmente piu' vicini ai banchi frigo dei supermercati.
E' quanto sostiene Xiangzhong (Jerry) Yang, del Center for Regenerative Biology, all'Universita' del Connecticut presso Storrs dopo i risultati positivi della prima analisi comparativa di esemplari naturali di due razze bovine usate negli allevamenti con capi di bestiame delle stesse razze ma frutto di clonazione.
Dal confronto i cloni, ottenuti col metodo della pecora Dolly, risultano in tutto simili agli esemplari naturali e, secondo quanto riferito sulla rivista dell'Accademia Americana delle scienze PNAS, rispetterebbero tutti gli standard industriali di cui si tiene conto per la commercializzazione di questi prodotti.
"Tutti i parametri (circa 100) esaminati per i cloni in questo studio -ha dichiarato Yang- rientrano nella norma stabilita per carne e latticini dei normali allevamenti di bestiame di cui e' permessa la commercializzazione".
Esaminando quattro cloni della razza Holstein usata negli allevamenti Usa per la produzione di latte e formaggi i ricercatori hanno dimostrato che la composizione in grassi, proteine, lattosio del latte munto dai bovini Holstein clonati e' in tutto simile a quella del latte dei capi di bestiame degli allevamenti di Holstein.
Lo stesso dicasi per la composizione della carna bovina della razza Kamitakafuku usata molto in allevamenti Usa e nipponici: la carne dei cloni Kamitakafuku e' in tutto comparabile a quella dei capi di bestiame degli allevamenti.
Nel complesso il 90% dei parametri considerati non mostra differenze tra cloni e animali naturalmente allevati e le poche differenze emerse rientrano comunque nella norma.
Questi risultati, se avvalorati da ulteriori studi che prendano in esame un numero maggiore di cloni, potrebbero definitivamente indurre la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ad approvare il commercio di carni e latticini da animali clonati ancora osteggiato per motivi precauzionali e difficolta' di stabilire eventuali rischi per la salute umana.