I ricercatori della John Hopkins University hanno messo a punto una tecnica in grado di ristabilire alcune funzioni del cuore in maialini affetti da insufficienze cardiache gravi.
Il team ha lavorato su 14 animali, che presentano un sistema circolatorio simile a quello umano, ed ha iniettato delle cellule staminali autologhe nel flusso circolatorio in 7 maiali. I tessuti del cuore dopo il trapianto si sono presentati migliori e piu' compatti, anche se i segni dell'infarto erano ancora visibili. In due mesi la circolazione e' nettamente migliorata, mentre nei 7 che hanno ricevuto il placebo le condizioni sono peggiorate o rimaste invariate.
Secondo i ricercatori questa soluzione potrebbe colmare le carenze terapeutiche degli approcci standard, che tendono a prevenire l'infarto e a minimizzare i danni dopo l'attacco, ma non riparano mai del tutto il muscolo traumatizzato. Le staminali invece mirano a sostituire i tessuti vicini alla morte, evitando che gli "scarti" rimangano nelle aree ventricolari rallentando la guarigione. "Lavorando con staminali adulte e' possibile velocizzare il trattamento ed espanderlo in larga scala", si legge in una nota degli scienziati. "In fondo si tratta di una risorsa reperibile direttamente dal paziente, che non provoca complicazioni e non richiede interventi di donatori esterni. I risultati sui maiali ci fanno sperare in un miglioramento veloce della tecnica, dal momento che si tratta di semplici iniezioni dirette verso il tessuto danneggiato. La terapia si e' rivelata in fondo estremamente efficace, e speriamo caldamente di poterla utilizzare sugli esseri umani entro breve tempo".