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 USA - USA - Usa. Staminali cordonali e mannitolo sono efficaci per controllare l'ictus
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Notizia 
30 settembre 2004 20:22
 
Gli scienziati del Medical College of Georgia hanno scoperto che un certo tipo di staminali cordonali, se modificato attraverso un farmaco che elimina le barriere protettive create dalle proteine, e' in grado di agire direttamente sulle zone danneggiate da ictus limitandone l'estensione.
"Cio' che abbiamo scoperto e' un fenomeno decisamente interessante e a nostro favore", spiega Cesario Borlongan, neuroscienziato e autore dello studio. In sostanza gli scienziati hanno scoperto che la sostanza chiamata mannitolo e' in grado di aprire una sorta di varco (per l'ingresso delle staminali) oltre la barriera protettiva proteica del cervello. Nei modelli animali questa sostanza ha limitato del 40% i danni dell'ictus se iniettato insieme alle staminali cordonali nei giorni immediatamente successivi. "Abbiamo infatti due modi per portare le staminali nella zona danneggiata: attraverso la vena giugulare o direttamente nel cervello. Fino a che non abbiamo scoperto il ruolo del mannitolo, la via endovenosa sembrava la meno efficacie".
L'unione di questi mezzi a disposizione: staminali cordonali, mannitolo, fattori di crescita e controllo sistematico delle reazioni nervose, e' senza dubbio uno fra i migliori e piu' innovativi metodi per combattere l'atrofizzazione generata dall'ictus. Senza l'uso del mannitolo gli scienziati calcolano che avrebbero dovuto utilizzare una quantita' di staminali decuplicata per ottenere lo stesso risultato. E se teniamo conto che ogni iniezione contiene circa 200.000 cellule cordonali, e' evidente il progresso.
Lo studio sara' pubblicato nel numero di ottobre della rivista Stroke. Paul Sanberg, dell'Universita' del Sud della Florida e coautore del lavoro, dice che "la scoperta e' importante perche' dimostra che le cellule del cordone ombelicale non devono differenziarsi in neuroni per proteggere il cervello".
 
 
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"Cio' che abbiamo scoperto e' un fenomeno decisamente interessante e a nostro favore", spiega Cesario Borlongan, neuroscienziato e autore dello studio. In sostanza gli scienziati hanno scoperto che la sostanza chiamata mannitolo e' in grado di aprire una sorta di varco (per l'ingresso delle staminali) oltre la barriera protettiva proteica del cervello. Nei modelli animali questa sostanza ha limitato del 40% i danni dell'ictus se iniettato insieme alle staminali cordonali nei giorni immediatamente successivi. "Abbiamo infatti due modi per portare le staminali nella zona danneggiata: attraverso la vena giugulare o direttamente nel cervello. Fino a che non abbiamo scoperto il ruolo del mannitolo, la via endovenosa sembrava la meno efficacie".
L'unione di questi mezzi a disposizione: staminali cordonali, mannitolo, fattori di crescita e controllo sistematico delle reazioni nervose, e' senza dubbio uno fra i migliori e piu' innovativi metodi per combattere l'atrofizzazione generata dall'ictus. Senza l'uso del mannitolo gli scienziati calcolano che avrebbero dovuto utilizzare una quantita' di staminali decuplicata per ottenere lo stesso risultato. E se teniamo conto che ogni iniezione contiene circa 200.000 cellule cordonali, e' evidente il progresso.
Lo studio sara' pubblicato nel numero di ottobre della rivista Stroke. Paul Sanberg, dell'Universita' del Sud della Florida e coautore del lavoro, dice che "la scoperta e' importante perche' dimostra che le cellule del cordone ombelicale non devono differenziarsi in neuroni per proteggere il cervello".
 
 
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