Dopo la crisi economica attraversata dalla California, gli elettori della bella costa statunitense sembrano snobbare e ignorare la possibilita' del voto.
I sondaggi svelano le posizioni, le attitudini, ma anche la triste percentuale di persone che scelgono la non-scelta, l'estraneazione politica. Secondo il Los Angeles Times il 44% dei californiani andra' alle urne, lasciando una scia altrettanto grande di cittadini fantasma. Il 66% e' ancora soddisfatto dell'operato del governatore Schwarznegger, mentre un 27% dichiara che non lo voterebbe nuovamente.
Per quanto riguarda il referendum sempre piu' vicino, si riscontra un po' di amarezza giustificata. Il 58% dichiara di non sentirsi sufficientemente preparato per formarsi un'opinione propria: i media e la tv non hanno affrontato il problema in modo tale da fornire informazioni valide. Un 54% si e' dichiarato incline a votare favorevolmente per la proposta, mentre un 32% ha cambiato idea dopo aver letto un estratto di Proposition 71. Un altro 44% alla fine si e' arreso e non ha risposto...
Nel frattempo le campagne di sensibilizzazioni continuano incessanti, e svolgono il sano lavoro informativo che dovrebbe essere compito del Governo. Tra gli eventi piu' importanti segnaliamo senza dubbio il Countdown to Cures, che nella giornata del 21 settembre ha visto scendere in piazza attori, personaggi pubblici e imprenditori per scuotere un po' gli animi e spingere a ragionare. Tra i partecipanti "celebri" ricordiamo Dustin Hoffman, Edward James Olmos (uno degli interpreti del cult "Blade Runner" n.d.r.), il direttore del Cedars-Sinai Cancer Centre Michael Lill, ma anche scienziati di alto livello come Larry Goldstein.
A Los Angeles, proprio nella sala conferenze del Cedars-Sinai, si sono dati il cambio in questa sorta di maratona oratoria che ha come premio la scelta di cura. Proposition 71 e' un obbiettivo concreto e una base di speranza per milioni di malati, ed e' giusto onorare l'impegno di questa campagna che ha l'aria di un sano "Meditate Gente".