In un'intervista rilasciata alla emittente televisiva Cnn, l'attore Christopher Reeve ha nuovamente posto l'attenzione sui problemi sociali legati a precise scelte politiche: quelle che vietano la ricerca sulle cellule staminali embrionali, e che di fatto, negano la possibilita' di cura a milioni di malati in tutto il mondo.
"Sono convinto che siamo indietro di cinque anni rispetto a dove potremo realmente essere, a causa di inutili controversie in tema di ricerca, soprattutto per le staminali". Secondo l'interprete di Superman, il dibattito fine a se stesso, che si nutre di "se" e "ma", ha uno scopo subdolo e chiaro, quello di rallentare la ricerca, di procrastinare delle speranze che oggi avrebbero potuto gia' essere realta'.
Quando gli e' stato chiesto se pensa che un giorno camminera' di nuovo, Reeve ha risposto: "Questo dipende dalla politica, dal denaro, dal supporto popolare, da quanto siamo disposti a prenderci le nostre responsabilita'. Comunque credo che nei prossimi 3-5 anni comincero' di nuovo a camminare". Reeve ha poi dichiarato che la scienza ha gia' fatto molto per migliorare le sue condizioni, a partire da un pacemaker sperimentale che gli e' stato impiantato nel diaframma e che gli permette di respirare senza essere attaccato ad una macchina. "E' la liberta' da quel tubo, capisci? La liberta' da quella cravatta obbligata che porto al collo da 8 anni".
L'attore ha riflettuto inoltre sul suo attivismo, che non ha colore politico o bandiera da sventolare, ma solo la volonta' di rendere possibile una guerra contro il dolore che scientificamente e' in grado di dare frutti. Le sue parole sono servite ad illuminare "la destra religiosa, i conservatori piu' convinti, e probabilmente anche molti scienziati". Il suo scopo e' trasmettere il senso di urgenza, perche' "non stiamo chiedendo loro di fare qualcosa di irresponsabile, ma semplicemente di pensare alle persone che stanno soffrendo".

In un'intervista rilasciata alla emittente televisiva Cnn, l'attore Christopher Reeve ha nuovamente posto l'attenzione sui problemi sociali legati a precise scelte politiche: quelle che vietano la ricerca sulle cellule staminali embrionali, e che di fatto, negano la possibilita' di cura a milioni di malati in tutto il mondo.
"Sono convinto che siamo indietro di cinque anni rispetto a dove potremo realmente essere, a causa di inutili controversie in tema di ricerca, soprattutto per le staminali". Secondo l'interprete di Superman, il dibattito fine a se stesso, che si nutre di "se" e "ma", ha uno scopo subdolo e chiaro, quello di rallentare la ricerca, di procrastinare delle speranze che oggi avrebbero potuto gia' essere realta'.
Quando gli e' stato chiesto se pensa che un giorno camminera' di nuovo, Reeve ha risposto: "Questo dipende dalla politica, dal denaro, dal supporto popolare, da quanto siamo disposti a prenderci le nostre responsabilita'. Comunque credo che nei prossimi 3-5 anni comincero' di nuovo a camminare". Reeve ha poi dichiarato che la scienza ha gia' fatto molto per migliorare le sue condizioni, a partire da un pacemaker sperimentale che gli e' stato impiantato nel diaframma e che gli permette di respirare senza essere attaccato ad una macchina. "E' la liberta' da quel tubo, capisci? La liberta' da quella cravatta obbligata che porto al collo da 8 anni".
L'attore ha riflettuto inoltre sul suo attivismo, che non ha colore politico o bandiera da sventolare, ma solo la volonta' di rendere possibile una guerra contro il dolore che scientificamente e' in grado di dare frutti. Le sue parole sono servite ad illuminare "la destra religiosa, i conservatori piu' convinti, e probabilmente anche molti scienziati". Il suo scopo e' trasmettere il senso di urgenza, perche' "non stiamo chiedendo loro di fare qualcosa di irresponsabile, ma semplicemente di pensare alle persone che stanno soffrendo".