Nello sforzo di rendere le terapie con cellule staminali una realta' diffusa, un gruppo di ricercatori ha messo a punto una nuova tecnica per la conservazione delle staminali mesenchimali senza il congelamento.
Gli scienziati della University of California hanno sostanzialmente "essiccato" le cellule, senza cercare di intaccarne l'integrita' e soprattutto l'efficacia terapeutica. Secondo Ann Oliver, tra gli autori dello studio, la chiave di questo meccanismo sta in uno zucchero raro, chiamato trealosio. Il trealosio e' presente in molte piante e microrganismi che vivono in ambienti praticamente privi di un'idratazione continua (come i deserti), ed e' proprio il fattore che mantiene la vitalita' delle cellule anche in condizioni particolarmente difficili. Infatti, anche quando la cellula viene sottoposta a reidratazione, e' possibile notare come l'azione dello zucchero sia stata altamente protettiva per la conservazione biologica della cellula, o della molecola.
Il primo passo e' stato sfruttare il meccanismo attraverso il quale tutte le sostanze utili vengono assorbite e conservate all'interno della cellula stessa. E' stato quindi possibile saturare le staminali della quantita' necessaria di trealosio. Il passo successivo e' stato sottoporre la cellula a una potente areazione, che ha praticamente ridotto la quantita' di acqua a livelli trascurabili.
Le staminali disidratate hanno mantenuto il 20-25% della loro vitalita', come risulta dai controlli effettuati sulla membrana cellulare. Ma e' un esito estremamente positivo: i ricercatori hanno infatti spiegato che le cellule potevano facilmente essere reidratate e tornare alle loro normali funzioni, senza perdere la capacita' di dividersi o di avere un metabolismo attivo.
E' ancora presto parlare di applicazioni cliniche, ma la consapevolezza che esiste un ulteriore metodo di conservazione delle staminali, non puo' che essere considerato un ottimo progresso.
La ricerca e' stata presentata a San Francisco, in occasione del meeting annuale dell'American Society for Cell Biology.