Alcuni rami del
National Institute of Health hanno lanciato il primo database completo che conterra' tutti i casi di trapianti di midollo e cellule staminali da donatori non compatibili.
L'archivio e' frutto di una collaborazione fra il
National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), la
National Library of Medicine (NLM), e il
National Center for Biotechnology Information (NCBI), e ad oggi racchiude gia' 1.300 casi suddivisi per eta', patologie ed etnia.
La presentazione ufficiale avverra' ad Orlando in occasione del
2004 Tandem Bone Marrow Transplant Meetings, con grande gioia da parte del mondo scientifico. Grazie a questo progetto infatti saranno possibili indagini statistiche piu' approfondite, ma per i ricercatori stessi questa e' una fonte di comprensione importante nel campo dei trapianti. "Avere molti dati a disposizione rende migliori le possibilita' di curare bene il paziente",spiega
Anthony Fauci, direttore del NIAID. E
Daniel Rotrosen, direttore della
Division of Allergy, Immunology and Transplantation del NIAID, spiega che "questo risultato fa parte di un progetto a lungo termine che punta a migliorare gli strumenti genetici a nostra disposizione come fonte di prevenzione".
Fra i dati forniti dal database, ve ne sono alcuni essenziali che riguardano la relazione fra i cosiddetti
antigeni di istocompatibilita' (MHC) e i trapianti stessi. Gli MHC infatti codificano la superficie dei leucociti (HLA) rendendoli sensibili a qualsiasi presenza esterna e attivando, se necessario, il sistema immunitario. Gli antigeni pero' si presentano molto diversi da persona a persona e spesso diventa difficile prevedere il loro comportamento. Ecco perche' un archivio che contenga le varie possibilita' si presenta come un aiuto importante per migliorare gli approcci terapeutici. "La disponibilita' di dati sufficienti ci permette di capire quali relazioni fra MHC diversi sono piu' tollerabili per il paziente", spiega
Wang Petersdorf, professore presso la
University of Washington School of Medicine e membro del
Fred Hutchinson Cancer Research Center. "Se riuscissimo a scoprire le combinazioni migliori fra donatori non correlati, i trapianti sarebbero sicuramente piu' sicuri".
Per tutelare la privacy l'archivio non contiene la data di nascita dei pazienti, ma solo il genere, l'eta', il tipo di MHC, l'etnia, la diagnosi e il tipo di trapianto ricevuto; quelle informazioni rilevanti dal punto di vista terapeutico. Su internet e' gia' reperibile al seguente link:
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