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 USA - USA - Usa. Morto un gatto se ne fa un altro..
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Notizia 
19 febbraio 2004 17:42
 
"Il vostro gatto e' morto e siete disperati? Nessun problema, ci pensa la scienza."
Sembra un manifesto da Dott. Frankestein, un misto tra ironia e mistero. In realta' e' una proposta concreta che arriva dagli Usa, da una compagnia biotech di Sausalito (nella baia di San Fransisco - Caifornia) chiamata Genetic Savings & Clone, che dopo anni di ricerche e sperimentazioni sulla clonazione animale, ha deciso ora di offrire i propri servigi a chi e' in lutto per la perdita del proprio animale domestico.
Con la modica cifra di 50.000 Usd si puo' riabbracciare il proprio cane o il proprio gatto, in una sorta di sfida verso la morte e l'unicita' degli esseri viventi. "I nostri clienti sperano sempre di riprodurre un animale che abbia delle doti eccezionali o una spiccata personalita'", spiega Ben Carlson, portavoce della compagnia. "E noi possiamo avvicinarci ai loro bisogni e offrirgli cio' che cercano".
La compagna garantisce che il clone sara' assolutamente identico all'animale originale, anche se altri scienziati smentiscono questa promessa. Non e' raro per esempio che un gatto clonato si presenti fisicamente diverso dal suo originale, con colori e caratteri diversi. Questo accade perche' la clonazione utilizza solo una parte del Dna originale, che durante la riproduzione puo' subire modifiche. E anche nello sviluppo gestazionale, le particolari condizioni ambientali possono determinare delle alterazioni inaspettate.
La Genetics Savings e' convinta di poter "sfornare" almeno 9 gatti entro la fine di novembre, 6 provenienti da cittadini privati, e 3 dalla stessa compagnia. Ma la notizia non ha reso molto felice la comunita' scientifica, che considera questo passaggio da ricerca a mercato ancora prematuro, soprattutto per una compagnia relativamente piccola come questa. E anche la Animal Rescue Foundation, tramite la sua portavoce ha fatto sapere che non approva assolutamente il progetto, perche' puo' illudere delle persone che nel proprio animale domestico trovano grande fonte di affetto. Potrebbero concentrarsi invece sulle specie in estinzione e proporre la clonazione laddove esiste un reale bisogno.
Novembre e' comunque ancora lontano. La compagnia deve farsi una buona pubblicita' se vuole veramente darsi un nome all'interno del mercato e non perdere la reputazione nella comunita' scientifica. Cosa che peraltro sta gia' rischiando di fare, con promesse azzardate e annunci sensazionalistici. Il problema e' che l'azienda ha gia' dichiarato che garantira' per la salute dell'animale solo per poco tempo dopo la nascita. Ma la clonazione puo' condurre spesso alla morte prematura, che se accadra' non potra' essere imputata all'azienda.
"Stiamo solo facendo cio' che la scienza ci offre", concludono i portavoce. "Forse e' prematuro, ma e' il business a chiamarci".
 
 
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