Giovedi' 31 luglio la Commissione per gli Affari Sociali ed Urbani del Parlamento del Mississippi, ha approvato all'unanimita' la risoluzione AO14, che regola e stabilisce alcune linee guida per la ricerca sulle cellule staminali embrionali.
La Commissione ha ascoltato le varie voci in causa, tra le quali quella di David Elliott, deputato nonche' nonno di una ragazza affetta da una grave malattia congenita che le impedira' di vivere fino all'eta' adulta. Per Elliott infatti e' indispensabile che la politica si adegui ai bisogni della ricerca, che prima di tutto, sono lo specchio dei bisogni delle persone. Ma non la pensa allo stesso modo il reverendo Neil Lebhar, della Diocesi della Florida, secondo il quale "utilizzare il potenziale vitale di qualcuno per salvare la vita di qualcun altro senza il suo consenso e' un atteggiamento molto pericoloso".
Nella risoluzione, che verra' subito presentata alla Camera, viene data priorita' alla ricerca sulle staminali adulte, ma al contempo, viene supportata "la scelta di coloro che desiderano donare i loro embrioni inutilizzati dopo le tecniche di fecondazione in vitro". Sono infatti piu' di 400.000 gli embrioni congelati nelle varie cliniche degli Usa, secondo le stime di Cynthia Cohen, membro della Ethics and New Genetich Task Force; e al momento solo 30-40 sono stati espressamente donati dalle famiglie alla ricerca.
Nel testo si ribadisce l'urgenza da parte del Congresso, di finanziare la ricerca anche sulle staminali embrionali, seppur sotto regole e linee guida ben precise:
- Si potranno condurre esperimenti sugli embrioni congelati da molto tempo, non piu' adatti alla procreazione;
- Le coppie, previa esplicita autorizzazione, potranno donare i loro embrioni;
- Non verranno creati embrioni per scopi puramente sperimentali;
- Non sara' consentita alcuna vendita o acquisto degli embrioni stessi.
La Commissione ha inoltre chiesto al Secretary of Health and Human Services di istituire un organo di controllo, che possa monitorare il lavoro svolto dagli istituti di ricerca pubblici e privati. I ricercatori e il mondo scientifico hanno accolto con entusiasmo questa risoluzione, che in un contesto come quello statunitense, si e' rivelata ragionevole e promettente.

Giovedi' 31 luglio la Commissione per gli Affari Sociali ed Urbani del Parlamento del Mississippi, ha approvato all'unanimita' la risoluzione AO14, che regola e stabilisce alcune linee guida per la ricerca sulle cellule staminali embrionali.
La Commissione ha ascoltato le varie voci in causa, tra le quali quella di David Elliott, deputato nonche' nonno di una ragazza affetta da una grave malattia congenita che le impedira' di vivere fino all'eta' adulta. Per Elliott infatti e' indispensabile che la politica si adegui ai bisogni della ricerca, che prima di tutto, sono lo specchio dei bisogni delle persone. Ma non la pensa allo stesso modo il reverendo Neil Lebhar, della Diocesi della Florida, secondo il quale "utilizzare il potenziale vitale di qualcuno per salvare la vita di qualcun altro senza il suo consenso e' un atteggiamento molto pericoloso".
Nella risoluzione, che verra' subito presentata alla Camera, viene data priorita' alla ricerca sulle staminali adulte, ma al contempo, viene supportata "la scelta di coloro che desiderano donare i loro embrioni inutilizzati dopo le tecniche di fecondazione in vitro". Sono infatti piu' di 400.000 gli embrioni congelati nelle varie cliniche degli Usa, secondo le stime di Cynthia Cohen, membro della Ethics and New Genetich Task Force; e al momento solo 30-40 sono stati espressamente donati dalle famiglie alla ricerca.
Nel testo si ribadisce l'urgenza da parte del Congresso, di finanziare la ricerca anche sulle staminali embrionali, seppur sotto regole e linee guida ben precise:
- Si potranno condurre esperimenti sugli embrioni congelati da molto tempo, non piu' adatti alla procreazione;
- Le coppie, previa esplicita autorizzazione, potranno donare i loro embrioni;
- Non verranno creati embrioni per scopi puramente sperimentali;
- Non sara' consentita alcuna vendita o acquisto degli embrioni stessi.
La Commissione ha inoltre chiesto al Secretary of Health and Human Services di istituire un organo di controllo, che possa monitorare il lavoro svolto dagli istituti di ricerca pubblici e privati. I ricercatori e il mondo scientifico hanno accolto con entusiasmo questa risoluzione, che in un contesto come quello statunitense, si e' rivelata ragionevole e promettente.