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 USA - USA - Usa. Mini trapianti di staminali e chemioterapia contro il cancro
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Notizia 
30 settembre 2004 20:24
 
Dei ricercatori del Texas hanno trovato un metodo per curare il cancro, che seppur meno invasivo della chemioterapia, risulta a lungo termine piu' affidabile e meno traumatico.
Secondo gli scienziati dell'Anderson Cancer Centre infatti, sembra che dosi piu' basse di chemioterapia associate a mini trapianti di cellule staminali abbiano un effetto terapeutico maggiore in certi tipi di cancro. La chemioterapia da sola tende a fare piazza pulita all'interno dell'organismo, non facendo distinzioni fra agenti "buoni" e cellule cancerogene. In questo caso anche i trapianti massicci di staminali non hanno un grande effetto perche' si ritrovano un sistema, immunitario e linfatico, del tutto sballato.
"Con i pazienti affetti da linfoma", spiega la dott.ssa Issa Khouri, "la percentuale di sopravvivenza e' circa del 40-50%. Con questo nuovo approccio invece sale tranquillamente all'80% e i pazienti tendono a migliorare piu' in fretta e a volte riescono a riprendere una vita normale. In particolare questo approccio si e' rivelato efficace nei pazienti che avevano gia' subito delle ricadute e nei quali la terapia convenzionale non aveva dato risultati".
 
 
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Secondo gli scienziati dell'Anderson Cancer Centre infatti, sembra che dosi piu' basse di chemioterapia associate a mini trapianti di cellule staminali abbiano un effetto terapeutico maggiore in certi tipi di cancro. La chemioterapia da sola tende a fare piazza pulita all'interno dell'organismo, non facendo distinzioni fra agenti "buoni" e cellule cancerogene. In questo caso anche i trapianti massicci di staminali non hanno un grande effetto perche' si ritrovano un sistema, immunitario e linfatico, del tutto sballato.
"Con i pazienti affetti da linfoma", spiega la dott.ssa Issa Khouri, "la percentuale di sopravvivenza e' circa del 40-50%. Con questo nuovo approccio invece sale tranquillamente all'80% e i pazienti tendono a migliorare piu' in fretta e a volte riescono a riprendere una vita normale. In particolare questo approccio si e' rivelato efficace nei pazienti che avevano gia' subito delle ricadute e nei quali la terapia convenzionale non aveva dato risultati".
 
 
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