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 USA - USA - Usa. Migliorano le tecniche di differenziazione cellulare
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17 febbraio 2005 17:26
 
Dei ricercatori della Florida hanno scoperto l'influenza di un componente chimico simile al Dna, sulla differenziazione delle cellule staminali adulte in cellule nervose.
La notizia, pubblicata sul Neuroscience Journal potra' aiutare gli scienziati che si occupano di malattie neurodegenerative, sia con funzioni terapeutiche che preventive.
Il team, diretto dal dott. Kiminobu Sugaya, ha coltivato delle staminali adulte estratte dal midollo dei pazienti; nel mix di coltura e' stato aggiunta una molecola, chiamata bromodeoxyuridina che nei topi ha migliorato le funzioni celebrali. "Utilizzando le staminali autologhe 'bypassiamo' i problemi etici legati all'uso degli embrioni, ma evitiamo anche i problemi di rigetto" spiega Sugaya. Il professore, prima di trasferirsi in Florida, ha lavorato con dei colleghi della University of Illinois (UIC) in uno studio su topi, che ha dimostrato il miglioramento di questa facolta' dopo un trapianto di staminali. In un'altra ricerca, l'uso di bromodeoxyuridina si e' rivelato efficace anche per la differenziazione delle cellule in tessuti retinali, aprendo la strada anche al ramo oftalmico e diabetologico.
Il progetto portato avanti dalla University of Florida (UFC) e' il frutto di un finanziamento di 1,4 milioni di Usd da parte del National Institute of Health; al progetto hanno preso parte il dott. Jose Pulido, professore alla Scuola di Oftalmologia della UIC, e la moglie dell'autore, Ikuko Sugaya, anch'essa ricercatrice alla UFC.
 
 
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