L'ex presidente della Camera del Massachusetts Thomas Finneran ha dichiarato di aver cambiato opinione sul tema staminali e di essere convinto che lo Stato debba prendere parte attiva in questo ramo della scienza.
Ora che la California si e' schierata apertamente a favore della ricerca sulle staminali embrionali, molti Stati vicini stanno rivisitando l'argomento analizzando anche i fattori economici che ne vengono coinvolti. Il Massachusetts ad esempio gia' prevede l'uso di embrioni congelati rimasti inutilizzati per la ricerca scientifica: e' lo Stato che ospita il celebre MIT, la ACT e molte altre compagnie distintesi proprio per questo genere di ricerche. Ma ora che la California sembra aver preso il volo, il senso di competizione e' leggermente aumentato.
A dimostrazione di questo anche il cambiamento di opinione dello stesso Finneran: "e' stata presa una decisione molto importante nella baia di San Francisco. Ora mi rendo conto che la mia opposizione alla ricerca era piu' indotta dalla disinformazione che da serie convinzioni religiose. Questa e' la zona del biotech per eccellenza e occorre tirarne fuori il meglio".
La risposta di Finneran al referendum californiano ha rispecchiato comunque la reazione generale del Parlamento del Massachusetts. Il presidente del Senato Robert Travaglino ha nuovamente presentato una proposta di legge per il finanziamento pubblico alla ricerca, in linea con la proposta analoga presentata alla Camera dal portavoce Salvatore DiMasi. Il testo completo non e' ancora pubblico, ma si sa che non entra nei dettagli e si limita a esporre le motivazioni che spingono ad un finanziamento pubblico: "supportiamo la ricerca a causa dei suoi enormi potenziali medici e perche' puo' veramente rappresentare una guerra concreta alle piu' gravi malattie".
C'e' da essere ottimisti insomma. Finneran inoltre e' stato eletto dal poco presidente del Massachusetts Biotechnology Council e in questa veste puo' veramente cambiare il corso delle cose. Le proposte di legge sono sicure in Parlamento e i vertici delle compagnie biotech non aspettano letteralmente notizie migliori.