Il pacchetto legislativo sugli incentivi economici per il Massachusetts, attualmente ancora in Senato, e' stato nuovamente modificato nella sua stesura finale, prima di passare alla Camera e al vaglio del governatore
Mitt Romney.
Nella
precedente versione, vi era una sezione che riguardava esplicitamente i finanziamenti pubblici per la ricerca sulle cellule staminali embrionali e l'industria biotecnologica ad essa legata. Il 19 novembre questa sezione e' stata tagliata, negando di fatto qualsiasi ulteriore incentivo economico statale alla ricerca.
I gruppi pro-life hanno accolto la notizia positivamente, convinti della "prudenza dei politici su un tema cosi' delicato che richiedeva un dibattito a se'". A dichiaralo e' stata
Marie Sturgis, direttrice esecutiva del Massachusetts Citizens for Life, che non ha esitato a dire che "se la legge fosse stata approvata cosi' com'era, di fatto avrebbe negato al pubblico la possibilita' di dibattere, e avrebbe dato all'industria biotech carta bianca per proseguire gli esperimenti sugli esseri umani".
Parole di approvazione anche dai membri stessi del Senato: la senatrice democratica
Marian Walsh ha spiegato che quelle disposizione non erano assolutamente necessarie "perche' il Massachusetts, sulla ricerca biotecnologica, non e' secondo a nessuno, e non avrebbe avuto bisogno di materiale umano per fare ricerca".
La stampa statunitense non ha comunque riservato molta attenzione a questo "passo indietro" dello stato del Massachusetts, che invece negli ultimi mesi si era distinto per la sua apertura alla ricerca e il suo atteggiamento politico positivo e incoraggiante. Vedremo.