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 USA - USA - Usa. Dibattito per discutere di clonazione, ed e' subito scontro
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14 ottobre 2004 17:51
 
Scientific American Magazine ha organizzato un dibattito televisivo per discutere di clonazione umana e ricerca sulle cellule staminali, al quale hanno partecipato personalita' politiche, scientifiche e del mondo dello spettacolo.
I toni generali si sono dimostrati piuttosto freddi e pieni di una logica protezionista a senso unico: di fronte all'intangibilita' dell'embrione le sofferenze reali dei malati perdono senso, rispetto, considerazione. Il moderatore del dibattito, David Prentice, del Life Sciences, Center for Human Life and Bioethics non si e' mostrato da meno. Sue infatti sono queste parole: "Cio' che vediamo in questa sede sono persone "pro-life" e "pro-choice", sia che supportino o neghino la ricerca sugli embrioni". Secondo Prentice in sostanza non c'e' differenza fra il tipo di rispetto per la vita che promuovono gli attivisti pro-life e quello che promuovo gli scienziati, il cui concetto di vita e' analizzato a lungo termine.
Tra i partecipanti l'onnipresente sen. Sam Brownback, primo firmatario della proposta di legge S. 245, che vieta ogni uso e forma di clonazione. Dall'altro lato del tavolo il senatore dell'Illinois Richard Durbin, autore della proposta di legge S. 303, il cui testo permette la clonazione a fini di ricerca su embrioni fino al 14esimo giorno dopo il concepimento.
Per Durbin "lo Stato federale deve farsi portatore e garante della ricerca, creatore di standard e parametri validi per tutti. Una legge federale infatti deve vietare la clonazione umana riproduttiva, un processo biologico tra l'altro pressoche' impossibile, ma al contempo deve fornire linee guida per gli scienziati che hanno a cuore la salute dell'umanita'. Le regole etiche e scientifiche devono proteggere non limitarsi a vietare, e soprattutto devono seguire la tendenza naturale al progresso insieme al resto del mondo".
In linea con quest'ottica la senatrice californiana Deborah Ortiz, che ha avuto un ruolo importante nella stesura di Proposition 71, e che al momento e' impegnata in questa battaglia di diritto. "Supporto la clonazione terapeutica senza ombra di dubbio", ha dichiarato. "Non credo che sia necessario creare nuovi embrioni per la ricerca, dal momento che le cliniche per la sterilita' hanno seri problemi con gli embrioni soprannumerari congelati che attendono di conoscere il loro destino. Ma la scienza non puo' fermarsi, e non lo fara', indipendentemente da noi e dalle leggi che cercano di impedirlo".
 
 
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