testata ADUC
 USA - USA - Usa. Cellule staminali del midollo osseo potrebbero rigenerare il cervello
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
13 maggio 2004 18:31
 
Un gruppo di biologi statunitensi, diretti da Edward W.Scott e dal professor Dennis A.Steindler, responsabili del programma sulle cellule staminali e la medicina rigenerativa dell'Universita' della Florida, hanno appena realizzato una scoperta dagli aspetti sorprendenti. I ricercatori, che hanno pubblicato i loro risultati nel numero datato 1° maggio del settimanale britannico The Lancet, si sono interessati alla sorte delle cellule staminali contenute nel midollo osseo utilizzato nei trapianti terapeutici. Cercavano anche una conferma ad un'osservazione preliminare, pubblicata nel 2000, secondo cui alcune di queste cellule potrebbero migrare fino al cervello della persona che ha subito il trapianto.
I biologi statunitensi spiegano di aver potuto lavorare con prelievi cerebrali effettuati su tre donne morte in seguito a leucemia, dopo aver ricevuto un trapianto di midollo osseo. Le tre donne avevano 45, 39 e 29 anni al momento della morte. In tutt'e tre i casi, il donatore era stato un uomo e un fratello della paziente.
Gli autori dell'articolo spiegano che, nei tre casi, hanno ritrovato, in alcune zone cerebrali, la presenza di cellule nervose contenenti un cromosoma Y, una caratteristica genetica che a priori marca la loro origine mascolina. Precisano che nessuna delle tre donne aveva avuto un figlio maschio, cio' che esclude l'ipotesi di una forma di "microchimerismo", giacche' si sa che le cellule d'origine fetale possono essere ritrovate nel sangue e nell'organismo materno molto tempo dopo la gravidanza.
Cellule che comportano un cromosoma Y si ritrovano anche, con una frequenza compresa tra l'1% e il 2% nella glia, tessuto interstiziale del sistema nervoso centrale. Nel terzo caso, quello del trapianto praticato sei anni prima del decesso della malata, i ricercatori hanno ritrovato dei neuroni e degli astrociti portatori di un cromosoma Y.
"Questo lavoro offre un argomento molto convincente a sostegno della tesi della migrazione delle cellule staminali ematopoietiche del midollo osseo fino ai tessuti cerebrali", spiega il dottor Herve' Chneiweiss, responsabile del gruppo di neuro-oncologia molecolare e cellulare (Unita' Inserm 114, Collège de France). "Gli autori mostrano, effettivamente, che la presenza del cromosoma Y non risulta dal fenomeno di fusione cellulare. Anche se non si puo' negare la realta' del fenomeno, si deve tuttavia osservare che la sua frequenza e' molto debole, cio' che puo' far nascere dubbi sull'utilizzo di questa via a scopi terapeutici".
Questa pubblicazione giunge in un momento in cui la polemica e' molto accesa tra chi parteggia per gli esperimenti clinici contro determinate affezioni degenerative partendo da cellule staminali embrionali, e coloro che ritengono, per motivi etici, che si dovrebbero usare solo staminali adulte.
Questa polemica era stata amplificata due anni fa in seguito all'annuncio sulla rivista Nature della scoperta, in organismi mammiferi adulti, dell'esistenza di cellule staminali di un genere particolare, capace di differenziarsi nelle tre categorie di linee cellulari embrionali all'origine di tutti i tessuti e organi.
Diretto dalla dottoressa Catherine Verfaillie, il lavoro del gruppo dell'Istituto di cellule staminali dell'Universita' del Minnesota segnava allora, secondo la comunita' scientifica specializzata, una tappa fondamentale nell'utilizzo di cellule prelevate da adulti per combattere malattie degenerative. "In seguito agli studi della dottoressa Verfaillie, diversi esperimenti clinici sono stati lanciati, segnatamente per tentare di ottenere, con staminali adulte, una rigenerazione del muscolo cardiaco", precisa il dottor Chneiweiss. "Oggi si osserva un'incongruenza tra gli effetti clinici, che sembrano positivi, e la realta', come nel caso spiegato dall'articolo su Lancet, di un'esigua quantita' di cellule staminali trapiantate. Forse e' necessario considerare un effetto indotto dalla sola presenza di quest'ultime".
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS