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 USA - USA - Usa. Appello a Bush sul New England Journal of Medicine
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19 agosto 2004 18:22
 
All'indomani del via libera della Gran Bretagna al primo esperimento di clonazione umana a scopo terapeutico, gli scienziati americani scendono in campo per chiedere piu' finanziamenti alla ricerca sulle cellule staminali derivate da embrioni umani.
In un appello pubblicato il 12 agosto sul New England Journal of Medicine i ricercatori Usa rilevano che la ricerca in questo campo sta andando avanti comunque, nonostante le restrizioni imposte nel 2001 dal presidente degli Stati Uniti, George Bush. Nonostante veti e limitazioni la ricerca va avanti, si rileva nell'appello, e dal "no" di Bush nel mondo sono state ottenute almeno 128 nuove linee di cellule staminali. "La scienza delle cellule staminali embrionali umane sta vivendo la sua infanzia e le attuali politiche minacciano di indebolire questo settore in una fase critica", scrive nell'appello George Daley, esperto di staminali dell'universita' di Harvard e impegnato in questo settore di ricerca anche in un'azienda privata.
Dall'appello, intitolato, "opportunita' mancate nella ricerca sulle cellule staminali embrionali", emerge la preoccupazione di perdere un'occasione unica. La ricerca in questo campo, osserva Daley, procede a passi da gigante, tanto che a tre anni esatti dall'agosto 2001, data del "no" del presidente degli Stati Uniti ai nuovi finanziamenti pubblici per le ricerche sulle cellule staminali di origine embrionale, le linee di cellule derivate da embrioni sono piu' che triplicate: alle 60 di allora se ne sono aggiunte 128. Molte di queste sono state ottenute negli Stati Uniti, da gruppi di ricerca che hanno utilizzato fondi privati. Ma sono attualmente 21 le linee cellulari sulle quali e' consentita la ricerca e contenute nel registro dei National Institutes of Health degli Stati Uniti.
"Molte opportunita' stanno per essere perdute", rileva Daley, e fra queste soprattutto quelle di fare ricerche su molte malattie genetiche e degenerative. "Nel mio laboratorio vorremmo ottenere la linea cellulare portatrice del difetto all'origine dell'anemia di Fanconi. Con questa linea a disposizione, potremmo studiare in che modo questa particolare mutazione influenza lo sviluppo del sangue durante il differenziamento delle cellule staminali embrionali".
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