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 U.E. - U.E. - Ue. Uno studio transoceanico sull'autorigenerazione cardiaca
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16 settembre 2004 20:15
 
Scienziati italiani, tedeschi e dell'EMBL (European Molecular Biology Laboratory) lavoreranno in comune coi loro colleghi americani nel quadro di un'indagine da cinque milioni di euro sulla capacita' del muscolo cardiaco di autorigenerarsi e di recuperare la piena funzionalita' dopo, ad esempio, un attacco cardiaco.
Il team, forte di sei scienziati che hanno tutti fatto importanti passi avanti nel campo dell'autorigenerazione cardiaca, usera' le conoscenze collettive per sviluppare e studiare le cellule umane con maggiore potenziale di rigenerazione cardiaca.
Uno dei membri del gruppo, il professor Nadia Rosenthal (capo dell'EMBL di Monterotondo), ha in passato dimostrato che quando un muscolo e' ferito, le cellule staminali possono aiutare la rigenerazione del tessuto. I membri del gruppo -che riunisce ricercatori del centro biomedico San Raffaele di Roma, dell'universita' Goethe di Francoforte, e del Baylor College of Medicine di Houston- hanno inoltre una grande esperienza in settori quali l'uso di cellule multipotenti e progenitrici per la rigenerazione cardiaca e l'espressione del gene cardiaco.
Rosenthal e' sicuro che nei cinque anni di collaborazione il team avra' modo di fare notevoli passi avanti. 'Ci e' stata data l'opportunita' eccezionale di mettere in comune le esperienze, le strutture, i modelli e le conoscenze di questo superbo gruppo di scienziati', ha detto. E anche se vari partecipanti hanno gia' avuto l'occasione di lavorare in coppia, Rosenthal ritiene che 'come gruppo potremo muoverci molto piu' rapidamente per applicare le nostre conoscenze collettive di biologia delle cellule progenitrici adulte alla rigenerazione del muscolo cardiaco umano'.
Il finanziamento di cinque milioni di euro al progetto e' stato assicurato dalla Fondation Leducq, una organizzazione no-profit impegnata nel migliorare la salute attraverso uno sforzo internazionale per combattere le malattie cardiovascolari. La rete di eccellenza transatlantica della fondazione e' stata specificamente creata per colmare il divario nella ricerca cardiovascolare tra Europa e Stati Uniti.
Per ulteriori dettagli sulla Fondation Leducq: clicca qui
 
 
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Il team, forte di sei scienziati che hanno tutti fatto importanti passi avanti nel campo dell'autorigenerazione cardiaca, usera' le conoscenze collettive per sviluppare e studiare le cellule umane con maggiore potenziale di rigenerazione cardiaca.
Uno dei membri del gruppo, il professor Nadia Rosenthal (capo dell'EMBL di Monterotondo), ha in passato dimostrato che quando un muscolo e' ferito, le cellule staminali possono aiutare la rigenerazione del tessuto. I membri del gruppo -che riunisce ricercatori del centro biomedico San Raffaele di Roma, dell'universita' Goethe di Francoforte, e del Baylor College of Medicine di Houston- hanno inoltre una grande esperienza in settori quali l'uso di cellule multipotenti e progenitrici per la rigenerazione cardiaca e l'espressione del gene cardiaco.
Rosenthal e' sicuro che nei cinque anni di collaborazione il team avra' modo di fare notevoli passi avanti. 'Ci e' stata data l'opportunita' eccezionale di mettere in comune le esperienze, le strutture, i modelli e le conoscenze di questo superbo gruppo di scienziati', ha detto. E anche se vari partecipanti hanno gia' avuto l'occasione di lavorare in coppia, Rosenthal ritiene che 'come gruppo potremo muoverci molto piu' rapidamente per applicare le nostre conoscenze collettive di biologia delle cellule progenitrici adulte alla rigenerazione del muscolo cardiaco umano'.
Il finanziamento di cinque milioni di euro al progetto e' stato assicurato dalla Fondation Leducq, una organizzazione no-profit impegnata nel migliorare la salute attraverso uno sforzo internazionale per combattere le malattie cardiovascolari. La rete di eccellenza transatlantica della fondazione e' stata specificamente creata per colmare il divario nella ricerca cardiovascolare tra Europa e Stati Uniti.
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