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 U.E. - U.E. - Ue. Il Parlamento europeo e la direttiva per la donazione di cellule
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24 dicembre 2003 19:04
 
Il Parlamento europeo ha adottato in seconda lettura la relazione del parlamentare tedesco Peter Liese (Ppe) che eleva gli standard di qualita' e di sicurezza relativi alla donazione, l'approvvigionamento, l'analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umane. Il Parlamento e il Consiglio avevano precedentemente raggiunto un accordo su di un pacchetto di emendamenti di compromesso relativi al pagamento del donatore, alla rintracciabilita', al consenso, all'anonimato del donatore ed altri aspetti.
Una delle richieste principali dei deputati consiste nel fatto che i tessuti e le cellule vengano donati su base volontaria e non retribuita, salvo eventuali indennita' come il rimborso del viaggio e del disturbo connessi alla donazione. I dettagli sulle modalita' sono demandati alle norme di ciascuno Stato membro, che si devono adoperare affinche' l'approvvigionamento di tessuti e di cellule in quanto tali avvenga su base non lucrativa. Tuttavia, nel caso in cui i tessuti o le cellule di origine umana siano usati come materiale di partenza per la preparazione di prodotti ad uso terapeutico, tale attivita' puo' essere consentita anche ad enti ed organismi che operano a fine di lucro.
La rintracciabilita' delle cellule e dei tessuti costituisce un ulteriore motivo di preoccupazione. In generale, gli Stati membri dovrebbero vigilare affinche' l'identita' del ricevente non sia rivelata al donatore o alla sua famiglia e viceversa. Ma l'Aula ha invitato gli Stati membri ad assicurare la rintracciabilita' nel percorso dal donatore al ricevente e viceversa di tutti i tessuti e le cellule prelevati, lavorati, stoccati o distribuiti, conservando i relativi dati per almeno 30 anni, anche in formato elettronico. Nel caso dei gameti (ovuli e spermatozoi), gli Stati membri possono abolire l'obbligo dell'anonimato, onde rispettare il diritto dei figli di conoscere i propri genitori biologici.
Un emendamento di compromesso adottato con 503 voti favorevoli, 42 contrari e 12 astensioni stabilisce che la direttiva non dovrebbe interferire con le decisioni degli Stati membri relativamente all'uso o non uso di particolari tipi di cellule umane, comprese le cellule germinali e le cellule staminali embrionali. Se pero' uno Stato membro autorizza un uso particolare di tali cellule, la direttiva disporra' l'applicazione di tutte le disposizioni necessarie alla tutela della sanita' pubblica, in considerazione dei rischi specifici di tali cellule in base alle conoscenze scientifiche e alla loro natura particolare, e garantira' il rispetto dei diritti fondamentali.
Altro tema sensibile e' rappresentato dall'ottenimento di tessuti a seguito di un aborto. I deputati sono dell'avviso che l'approvvigionamento di tessuti conseguente ad aborto richieda l'applicazione di norme speciali. Nessun aborto puo' essere eseguito al fine di ottenere tessuto fetale. Mediante idonee misure deve essere assicurato che nessuna donna in stato di gravidanza subisca alcun tipo di pressione affinche' si sottoponga ad aborto per l'ottenimento di tessuti. La scelta del momento dell'effettuazione dell'aborto e il modo in cui esso e' eseguito non devono essere influenzati dall'intento di ottenere tessuto fetale. I parlamentari chiedono infine che una proposta di direttiva sul trapianto d'organi venga presentata separatamente entro la fine dell'anno.
 
 
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