Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione presentata dalla deputata Elisa Maria Damiao, del Partito Socialista Portoghese, sul tema "Vita, Scienza e Tecnologia: una strategia per l'Europa". La risoluzione e' stata adottata con 271 voti favorevoli e 154 contrari, e prevede, fra l'altro, "un universale e specifico divieto, in accordo con le Nazioni Unite, alla clonazione di esseri umani a qualunque stadio di formazione o sviluppo".
All'interno dell'Unione Europea i contrasti politici sul tema della clonazione sono sempre accesi. Il Dr. Jacques Montagut, fisico francese e biologo specializzato nella riproduzione, si e' detto contrario a qualsiasi progresso e applicazione nel campo della clonazione, e afferma: "La clonazione umana dovrebbe essere universalmente vietata, cosi' come quella terapeutica". E continua: "qualsiasi clonazione umana condurrebbe a nuove schiavitu' biologiche e potrebbe essere usata per soddisfare qualche fantasia o desiderio di immortalita'".
Secondo Elly Plooij-Van Gorsel, eurodeputato olandese del gruppo dei Liberali Europei, invece, "il Parlamento Europeo non ha il diritto di legiferare in una materia che potrebbe essere benissimo analizzata in sede parlamentare dai singoli Paesi", e continua "il mio Paese, l'Olanda, consente la clonazione terapeutica".
Contrario alla risoluzione il Partito dei Verdi, che, attraverso il suo vice-portavoce, Yves Pietrasanta, vicepresidente del Gruppo parlamentare, dichiara che :"la risoluzione e' stata approvata solo a causa di pressioni economiche, e i Verdi si oppongono a qualsiasi decisione in campo bioetico e biotecnologico che non sia stata presa in base a considerazioni etiche".