testata ADUC
 SVIZZERA - SVIZZERA - Svizzera. Da marzo in vigore legge e ordinanza sulle staminali embrionali
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
3 febbraio 2005 20:16
 
La legge riguardante la ricerca sulle cellule staminali embrionali entrera' in vigore all'inizio del mese prossimo. Lo ha stabilito il Consiglio federale, che nella sua seduta del 2 febbraio ha anche approvato l'ordinanza d'esecuzione. I lavori preparatori per l'applicazione sono in corso, indica una nota del Dipartimento federale dell'Interno (DFI).
Contro la legge, approvata dalle Camere federali il 19 dicembre del 2003, era stato lanciato il referendum, poi bocciato in votazione popolare il 28 novembre del 2004. Il testo rende possibile la derivazione di cellule staminali da embrioni umani soprannumerari e la ricerca su tale materiale biologico. Nell'ordinanza approvata sono enunciati in primo luogo i requisiti tecnici per l'autorizzazione.
Nel comunicato si specifica che i progetti di ricerca in corso vanno notificati all'Ufficio federale della sanita' pubblica (UFSP) entro tre mesi a partire dal primo di marzo, "mentre quelli nuovi soggiacciono alle procedure relative all'autorizzazione e al preavviso favorevole prescritte dalla legge".
Per facilitare il lavoro ai ricercatori, dal mese prossimo sara' attivo anche un sito Internet (clicca qui) allestito dall'UFSP da cui si potranno scaricare i formulari necessari, da quello per la presentazione della domanda a quello per la stesura del rapporto finale.
La legge fissa precisi limiti alla ricerca. Prevede un'autorizzazione da parte dell'UFSP, cosi' come saranno necessari l'approvazione della Commissione d'etica e il consenso delle coppie interessate. Gli embrioni e le cellule staminali da essi derivate potranno essere ceduti o acquisiti solo gratuitamente. Inoltre, l'autorizzazione dovra' essere rilasciata soltanto per un progetto di ricerca ben preciso per evitare la produzione di riserve di cellule staminali embrionali. La legge prevede anche sanzioni che vanno fino a una multa di 200.000 franchi o il carcere fino a 5 anni per chiunque violi le disposizioni.
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS