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 SUD AFRICA - SUD AFRICA - Sud Africa. Terapia cellulare per ricostruire un ginocchio
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16 settembre 2004 20:09
 
Un'équipe di scienziati della Stellebosch University ha effettuato con successo il primo trapianto di cellule staminali cartilaginee su una ragazza con gravi problemi ad un ginocchio.
E' il primo intervento di questo genere in Sud Africa: viene definito impianto autologo di condrociti ed e' stato effettuato per la prima volta in Svezia nel 1996 dal prof. Matt Brittberg a Lars Peterson. A distanza di quasi 10 anni le possibilita' di guarigione completa sono salite all'85% rendendolo ormai un intervento quasi di routine.
"Per il Sud Africa pero' questo e' un passo da gigante", spiega uno dei medici dell'operazione, Don du Toit. "Abbiamo impiantato nella ragazza un supporto artificiale contenente le staminali perche' potesse controllarne lo sviluppo e la disposizione. La paziente ha dovuto tenere questo supporto per ben tre settimane, ma alla fine la speranza di poter camminare di nuovo ha avuto la meglio. Quando Yolandi (il nome della paziente, n.d.r.) e' arrivata qui, aveva subito un grave incidente che le aveva spappolato sia le ossa che la cartilagine. Abbiamo dovuto rimuovere le zone distrutte, le abbiamo congelate e abbiamo potuto operare grazie ad una collaborazione stretta fra chirurgia e terapia cellulare".
Terapia cellulare controllata in particolar modo da Marcelle Geldenhuys, direttrice del laboratorio di biologia. Nelle settimane precedenti l'intervento, la Geldenhuys ha creato circa 20 milioni di nuove cellule partendo dalle staminali della ragazza, dandole realmente un tessuto nuovo. "E' l'ingegneria tissutale: quelle tecniche, come la clonazione, che permettono di riprodurre un qualcosa che credevamo fosse destinato alla morte certa. Anche se c'e' da dire che questa e' stata una situazione particolare: il ginocchio della ragazza era veramente malconcio. I trapianti di questo genere devono essere comunque contenuti a zone limitate, perche' a lungo termine possono portare delle complicazioni ossee come la calcificazione o l'osteoporosi prematura".
10.000 persone in tutto il mondo ogni anno attendono interventi di questo genere, che tendono a migliorare sia come qualita' del trapianto che delle cellule stesse. La stessa Yolandi potra' tornare a fare attivita' sportiva fra 12 mesi, il che si puo' considerare un traguardo notevole.
 
 
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