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 SPAGNA - SPAGNA - Spagna. Uno studio sui pazienti infartuati e trattati con le staminali
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16 settembre 2004 20:28
 
Dopo avere seguito 20 pazienti per una media di 18 mesi, un gruppo di ricercatori spagnoli conferma l'efficacia e la sicurezza della strategia della terapia cellulare, e dimostra che l'iniezione di cellule staminali ingrossa la parete cardiaca.
Il lavoro e' stato realizzato dal gruppo di terapia cellulare applicata al miocardio (Tecam) coordinato da Francisco Fernandez-Aviles, e comprende ricercatori dell'Istituto di Scienze del Cuore dell'Ospedale Universitario di Valladolid, del Servizio di ematologia dell'Ospedale Rio Hortega e dell'Istituto di Biologia e Genetica Molecolare dell'Universita' di Valladolid. I risultati sono stati pubblicati nell'edizione online della rivista Circulation Research, e saranno nell'edizione cartacea di ottobre.
Lo studio del Tecam e' iniziato da circa due anni e i dati sono il risultato di una osservazione minima di 6 mesi dei 18 dei primi 20 pazienti, ma ne sono stati presi in considerazione almeno 50. A tutti erano state estratte cellule staminali dal loro midollo osseo e, dopo essere state trattate da ematologhi del centro di Rio Hortega, sono state reiniettate al malato per via intracoronarica. Solo una parte delle cellule staminali, il 5%, veniva tenuta da parte per un esperimento parallelo in vitro.
La prima conclusione: "il trattamento e' sicuro e non produce effetti secondari, ne' a breve, ne' a lungo termine", ha segnalato Fernandez-Aviles. Inoltre si e' potuto osservare un miglioramento significativo nell'evoluzione del ventricolo sinistro paragonato con il gruppo di controllo "nel senso che il cuore non si dilata e migliora in maniera globale, e localmente nell'area infartuata".
La terza conclusione -che e' una novita' rispetto a questo tipi di studi- si riferisce ad un miglioramento della parete del cuore, che come conseguenza di un infarto acuto del miocardio era molto assottigliata: questa "si incrementa in maniera significativa maggiormente nei pazienti trattati con le staminali, che in quelli del gruppo di controllo".
Quel 5% di staminali del midollo prelevate e non trapiantate nei pazienti, sono state coltivate su un tessuto di un cuore di topo preventivamente lesionato ad imitare un infarto. "Abbiamo osservato come le stesse cellule utilizzate nei pazienti, una volta che si depositano nel miocardio lesionato del topo, acquisiscono le caratteristiche delle cellule cardiache. Cosi' per esempio, esprimono le proteine tipiche delle cellule cardiache", ha riassunto Fernandez-Aviles.
 
 
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