La rivista scientifica "Science" ha evidenziato la politica di ricerca promossa dal ministero della Sanita' e Consumo spagnolo, in particolare per avere stabilito delle linee di collaborazione in rete tra ospedali, universita' e centri di ricerca, il tutto al fine di integrare la sperimentazione di base con quella clinica.
Nel numero di Science pubblicato lo scorso 17 ottobre si legge sulla ministra Ana Pastor: "medico di 45 anni che e' arrivata al dicastero della Sanita' l'anno scorso, ha deciso che gli ospedali in cui si realizzano ricerche, hanno necessita' di aiuti economici, tenendo conto che il 47% delle pubblicazioni biomediche spagnole -pubblicate tra il 1994 e il 2000-, contavano tra i suoi autori almeno una persona che lavorava in un ospedale".
Science ricorda anche le politiche realizzate per certe aree particolari come il centro di Salute Ambientale e il centro nazionale di Trapianti e di Medicina Rigenerativa. Quest'ultimo, incluso dentro il progetto di riforma della legge sulle Tecniche di Riproduzione Assistita, che come ricorda Science fornira' un supporto alla ricerca con le cellule staminali embrionali, al registro di embrioni congelati nelle cliniche e, prevedibilmente, agevolera' i ricercatori con le linee cellulari di cui hanno necessita' per sviluppare i loro lavori.
"Queste iniziative sono un esempio della politica messa in marcia recentemente dalla Spagna per indirizzare e razionalizzare le sue risorse nella ricerca, come per esempio il Centro Nazionale di Ricerche Oncologiche e il Centro Nazionale di Ricerche Cardiovascolari".