Un gruppo di ricercatori dell'Universita' Autonoma di Barcellona (Uab) e dell'Istituto Universitario Dexus (Usp) hanno scoperto la causa della bassa efficienza degli ovuli congelati. Secondo lo studio, il processo di congelazione disordina il materiale cromosomico, il che provoca un calo del livello di efficacia, cosa che spiegherebbe, a sua volta, l'elevato numero di aborti naturali una volta che questi vengono impiantati in utero attraverso le tecniche di riproduzione assistita.
"Ogni cento ovociti, nasce solo un bebe' sano" spiega la biologa Irene Boiso, autrice dello studio. In molti casi "se sopravvive alla crioconservazione, una volta fecondato, l'embrione non si sviluppa correttamente", ha aggiunto la ricercatrice.
La proposta e' quella di potenziare gli studi per ottenere dati piu' affidabili sullo stato dei cromosomi negli embrioni ottenuti da ovuli congelati, per poi impiantare solo quelli senza anomalie. "Quello che chiediamo e' che si possano congelare ovociti, principalmente per continuare a studiare, e anche per utilizzarli per scopi terapeutici", ha segnalato Josep Santaló, direttore della ricerca, "se non lo facciamo, queste conoscenze che sono solo all'inizio, non avanzeranno mai". La congelazione degli ovuli e' una soluzione per donne fertili che devono sottoporsi a cure, come la radioterapia o la chemioterapia, rischiando la perdita prematura della funzione ovarica.