La Conferenza Spagnola dei Decani di Biologia (Cedb) ha reso nota una dichiarazione in cui si chiede "che si autorizzi, regoli e potenzi" l'uso di embrioni congelati sovrannumerari dei processi di fecondazione in vitro per agevolare la ricerca sull'utilizzo delle cellule staminali embrionali a scopi terapeutici. Nella dichiarazione diffusa dall'Universita' di Granada, i membri della Conferenza affermano che la ricerca scientifica "non puo' sottostare a condizionamenti ideologici, religiosi, etici o di corporazioni professionali estranei alle considerazioni dei ricercatori e dei legislatori".
Inoltre ricordano che l'utilizzo delle cellule staminali per fini terapeutici e' "una delle possibilita' ritenute uniche" per il trattamento di alcune malattie degenerative. Ritengono che "la domanda sociale e' chiara e i poteri pubblici non possono esimersi dalle loro responsabilita' sul tema". Aggiungono inoltre che "le possibilita' di trattamento di queste malattie che offrono le cellule staminali embrionali sono quantitativamente superiori a quelle offerte dalle cellule staminali adulte", per cui indirizzare le ricerche unicamente verso queste ultime "rappresenterebbe una frode sociale". Per i decani delle facolta' di Biologia e' "quanto meno incongruente" il fatto che si adducano motivazioni etiche per impedire l'uso degli embrioni congelati sovrannumerari, "quando queste stesse motivazioni non sono state considerate per impedire la loro formazione". Concludono percio' che "il miglior uso, sia eticamente che socialmente, che si puo' fare di questi migliaia di embrioni, e' quello del loro impiego per salvare vite".
La dichiarazione e' stata sottoscritta da tutti i decani a titolo personale e non a nome delle rispettive Universita'.