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 PORTOGALLO - PORTOGALLO - Portogallo. Il Gruppo 3B e la ricostruzione di pelle, ossa e cartilagine
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18 marzo 2004 19:19
 
L'Universita' di Minho (UM), Braga, ha l'unica rete di eccellenza, a livello europeo, in campo dell'ingegneria dei tessuti umani. E' il risultato, reso noto i primi di marzo, del riconoscimento dato dal VI Programma Quadro per la Ricerca Scientifica dell'Ue al Gruppo 3B (Biomateriali, Materiali Biodegradabili e Biomimetici). I ricercatori producono un'ingegneria ibrida, che combina l'ingegneria di materiali con la biotecnologia per la produzione di tessuto osseo a partire da cellule indifferenziate. Nella pratica i 41 ricercatori che fanno parte del progetto creano ossa per poi trapiantarli nel corpo umano. La rete di Eccellenza Expertissues, Nuove Terapie per l'Ingegneria dei Tessuti dell'Osso e della Cartilagne, funzionera' nei prossimi cinque anni e l'unica rete sara' coordinata dall'Universita' portoghese, sottolinea orgoglioso il direttore del Gruppo 3B, Rui Reis.
Il lavoro del gruppo e' quello di ottenere ossa e cartilagine a partire da materiali di origine naturale (amido o caseina ottenuta dal latte) che servono da supporto per la coltura delle cellule, permettendo la crescita dell'osso, materiali biodegradabili che cosi' non hanno conseguenze nefaste per l'organismo. Materiali usati come supporto diversi tra loro, dall'amido di miglio alla soia, dalla gelatina alle alghe, a seconda del tessuto che devono formare: pelle, osso o cartilagine. "Cerchiamo sempre di apprendere dalla natura, e copiare le sue funzioni in maniera da poter sviluppare metodologie innovatrici".
"Il progresso di questo tipo di ricerche potra' essere ottenuto solo attraverso lo sviluppo di tecnologie ibride, combinando la scienza dei materiali con la biologia. Una combinazione che ha dato gia' origine all'ingegneria dei tessuti", spiega Rui Reis.
Il principale problema che si trovano di fronte i ricercatori sono i vincoli legali in tema di uso delle cellule embrionali, e perfino l'uso di tessuti umani nella ricerca. Il Gruppo 3B ha sottoscritto un accordo con l'Ospedale S. Marcos di Braga per avere campioni di ossa e di tessuto da cui ricavare cellule umane non differenziate. E nonostante che la tecnologia sviluppata dai ricercatori portoghesi e' stata ad esempio applicata in Olanda -dove e' stata ricostruita una mascella-, nel loro Paese non e' possibile testarla negli uomini, ma solo negli animali.
"Se le cellule fossero adulte, non ci sarebbero problemi legali, ma se invece sono embrionali non le possiamo usare", spiega Reis.
Malformazioni ossee, osteoporosi, incidenti e lesioni sportive sono le principali aree di lavoro dell'équipe. "Lo sviluppo dei sostituti vivi di ossa per la riparazione di ossa difettose e' molto vantaggioso, perche' si evitano i rigetti derivati dall'impianto di materiali artificiali e non si corre il rischio della trasmissione di malattie associate ai trapianti", spiega sempre Ruis.
"La questione etica e' un blocco allo sviluppo del progetto", dice anche Nuno Neves, uno dei ricercatori del gruppo. "Il Portogallo e' il primo Paese pronto ad impedire la ricerca con gli embrioni, ma dopo andra' a comprare e a pagare a prezzo d'oro i metodi gia' portati a termine da scienziati stranieri, che fanno ricerca con gli embrioni".
 
 
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