Sono stati resi noti i primi risultati di una sperimentazione clinica, condotta su 10 pazienti, sull'uso di staminali iniettate nel cuore attraverso un particolare catetere. I dati sono stati pubblicati in occasione del meeting dell'American College of Cardiology Annual Scientific Session.
Il principale autore dell'iniziativa e' il dott. Tomasz Siminiak, professore di cardiologia presso la Scuola Universitaria di Scienze Mediche (Poznan); lo studio invece e' frutto di una collaborazione fra la universita', l'Istituto di Genetica Umana e l'Accademia Polacca delle Scienze.
L'obbiettivo della sperimentazione era di valutare l'efficacia delle cellule staminali autologhe del mioblasto (destinate cioe' a diventare muscoli), iniettate con cateteri in pazienti che hanno subito attacchi di cuore. La particolarita' della sfida sta proprio nel catetere utilizzato: l'apparecchio prende il nome di Medtronic's TransAccess(R) Delivery System, e oltre alle sue funzioni normali possiede un sistema ad ultrasuoni che permette di visualizzarne il percorso anche all'interno dei vasi sanguigni. Questa combinazione permette agli scienziati di indirizzare nel luogo migliore gli agenti terapeutici e controllare il loro comportamento.
L'approccio ha avuto successo in 9 casi su 10; solo un paziente non ha potuto usufruirne per complicazioni non inerenti la procedura. I dati forniti da Siminiak riguardano inoltre i controlli effettuati su 6 pazienti a distanza di 6 mesi dall'intervento: nel complesso i rischi di ricadute erano drasticamente scesi, e il funzionamento del cuore si era ristabilito.
"Anche se questa sperimentazione ha coinvolto poche persone, sono particolarmente soddisfatto dei risultati ottenuti. I primi dati ci dimostrano che dobbiamo procedere, e che questo sistema di iniezione e' efficace. Gli attacchi di cuore sono fra i problemi piu' frequenti in campo medico, e migliaia di persone potrebbero trarre giovamento da questo tipo di rigenerazione del miocardio".