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 MONDO - MONDO - Onu. La Santa Sede e la contrarieta' alla clonazione
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30 ottobre 2003 19:57
 
La Santa Sede ha ribadito il suo "no" piu' netto alla clonazione umana. La posizione della Chiesa e' stata illustrata al Palazzo di Vetro dall'osservatore permanente presso l'Onu, monsignor Celestino Migliore, nel suo intervento al VI Comitato della 58ª Assemblea generale.
La "clonazione comporta gravissimi pericoli per la dignita' umana e deve, pertanto, essere sottomessa ad accordi internazionali che regolino tutti gli aspetti della questione", in particolare il rappresentante diplomatico vaticano ha chiesto che venga proibita la clonazione di embrioni destinati alla ricerca scientifica. Se questa pratica contravviene la legge naturale, a maggior ragione cio' avviene nel caso di ovuli fecondati al solo scopo di fornire "materiale" ai laboratori scientifici. "Un embrione clonato che non e' destinato all'impianto nel grembo materno -ha sostenuto monsignor Migliore- ed e' creato al solo scopo di ricavarne cellule staminali e altri tessuti, e' condannato ad una premeditata distruzione".
Il vescovo ha cosi' ricordato che "la missione fondamentale delle Nazioni Unite e' quella di difendere i diritti umani". Quindi "se l'Onu mettera' al bando la clonazione riproduttiva, senza vietare quella finalizzata alla ricerca, questo fatto implicherebbe per la prima volta la legittimazione di un fatto straordinario: la creazione di esseri umani con l'espresso scopo di distruggerli". E questa, ha concluso l'osservatore permanente della Santa Sede, comporterebbe un vulnus nel principio dell'universalità dei diritti dell'uomo.
 
 
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