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 MONDO - MONDO - Onu. Una giornata per distinguere la clonazione terapeutica da quella riproduttiva
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10 giugno 2004 19:25
 
Il Genetics Policy Institute (clicca qui) ha organizzato per il 2 giugno una giornata al Palazzo di Vetro per cercare di fare chiarezza sulla clonazione terapeutica, al fine di dissipare i dubbi e la confusione con quella riproduttiva, e per informare su quanto e perche' gli scienziati credono che un giorno potra' offrire cure per malattie come l'Alzheimer e il Parkinson.
La giornata e' in vista del voto di novembre in merito ad un trattato che metta al bando la clonazione. Lo scorso dicembre l'Onu aveva infatti deciso di rimandare di un anno la decisione, perche' di fronte a due posizioni ben definite: proibire la clonazione tout court o proibire solo quella riproduttiva, lasciando ai singoli Stati la competenza di legiferare in tema di clonazione terapeutica e ricerca scientifica con le staminali embrionali.
Sul perche' dell'accanimento di Stati Uniti, spalleggiati dal Costa Rica che e' il Paese presentatore dell'iniziativa piu' restrittiva, c'e' chi ritiene che sia solo una mossa per cercare di ottenere in un consesso internazionale cio' che non riesce ad ottenere in quello nazionale.
"L'attuale Governo non riesce ad ottenere la legge, allora vogliono andare alle Nazioni Unite, mandando avanti il Costa Rica", spiega Lawrence Goldstein, professore dell'Iuniversita' della California di San Diego.
"La gente deve sapere che la ricerca terapeutica, che non e' la clonazione riproduttiva, portera' a cure rivoluzionarie come creare tessuti sostitutivi che il corpo umano non rigetti", spiega il direttore del Genetics Policy Institute Bernard Siegel.
Siegel ha iniziato ad occuparsi di clonazione in occasione dell'annuncio da parte della Clonaid della nascita della prima bambina clonata nel dicembre del 2002, quando presento' un ricorso contro Clonaid in un tribunale della Florida a tutela della neonata. Quindi ha proseguito sollecitando la Corte Internazionale di Giustizia per sapere se la clonazione riproduttiva fosse da ritenersi un crimine contro l'umanita'. Nel frattempo l'Onu non riusciva a giungere ad un accordo sul bando della clonazione riproduttiva.
Ora Siegel si trova a sostenere la clonazione terapeutica, pur mantenendo l'idea che quella riproduttiva vada bandita, e ha organizzato questa giornata di informazione per distinguere le due pratiche e le conseguenze se entrambe venissero proibite. "Credo che i due temi debbano essere separati in una qualche maniera. Se si dichiarasse in maniera esplicita che la clonazione riproduttiva costituisce un crimine contro l'umanita', sarebbe meno probabile che questa forma di clonazione si possa realizzare. Chi lo facesse, si troverebbe ostracizzato del tutto perche' starebbe andando contro le leggi internazionali. Le persone non vorrebbero aiutare o assecondare chi decidesse di portare avanti questa pratica. E tantomeno si potrebbe verificare di prendere una barca e di mettere su una clinica in mezzo all'oceano. Ma la clonazione terapeutica non vedrebbe colpita".
La conferenza e' stata aperta da un intervento in videomessaggio di Christopher Reeve, a cui sono seguiti gli interventi degli scienziati come: Ian Wilmut, Professor and Department Head, Gene Expression & Development Roslin Institute; Alan Trounson, Scientific Director of Monash IVF Monash University, Australia; Camillo Ricordi, Diabetes Research Institute; Douglas A. Melton, Investigator, Harvard University; Shin-Yong Moon, Seoul National University; Lawrence S. B. Goldstein, University of California, San Diego; Woo Suk Hwang, Seoul National University; Rudolf Jaenisch, Member, Whitehead Institute Professor of Biology, MIT; W. Dalton Dietrich, III, Kinetic Concepts Distinguished Chair in Neurosurgery Professor of Neurological Surgery, Neurology, and Cell Biology and Anatomy Vice Chair for Research, Neurosurgery; Gerald D. Fischbach, Executive Vice President for Health and Biomedical Sciences, Columbia University, Dean of the Faculty of Medicine, Harold and Margaret Hatch Professor, Professor of Pharmacology.
 
 
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