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 MONDO - MONDO - Mondo. Antinori e il "figlio di un ricco arabo"
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11 dicembre 2002 21:42
 
Il primo bambino clonato che vedra' la luce del sole sara' "il figlio di un ricco arabo", secondo quanto dichiarato da Severino Antinori in una intervista all'ultimo numero del settimanale Die Zeit. Il bimbo dovrebbe venire al mondo entro quest'anno. A fine novembre, sottolinea il settimanale tedesco, Antinori aveva invece indicato come data della nascita l'inizio di gennaio. Il medico italiano ha tuttavia precisato di volere presentare il bambino clonato solo fra due anni: per allora spera che l'atteggiamento nel mondo verso la clonazione sara' cambiato. Luogo di soggiorno e nome della donna incinta non li ha rivelati. Antinori ha difeso la clonazione di embrioni umani definendo "ogni tentativo di vietarla una violazione dei diritti civili". Ha detto inoltre di richiamarsi alla tradizione di Christian Barnard, il chirurgo del primo trapianto di cuore, o Robert Edwards, che fece la prima inseminazione artificiale. Quest'ultimo aveva difeso Antinori: "ci sono momenti nella vita di uno scienziato in cui lo stesso fa una cosa per la prima volta, allora deve decidere e varcare un confine", aveva detto Edwards citato da Die Zeit.
L'assistente di Antinori, Marica Mongardi, ha spiegato al settimanale tedesco Der Spiegel che il ginecologo italiano non mostrera' in pubblico il bambino-clone: "dobbiamo tutelarlo dalla curiosita' dei media". E restera' segreta anche l'identita' della persona che si e' fatta clonare. Di fronte a questa chiusura totale e' chiaro che degli studiosi indipendenti non potranno stabilire in alcun modo il risultato dell'evento ne' verificare le affermazioni di Antinori.
L'esperto di medicina riproduttiva, lo statunitense Panayotis Zavos, il quale in precedenza aveva collaborato con Antinori e poi ha rotto i rapporti, sospetta che Antinori menta: "penso che si sia inventato tutto. Tempo fa annuncio' grandi passi avanti fatti insieme a me, cosa di cui ero all'oscuro. Non conosco nessun ricercatore serio che stia collaborando con lui, e non dispone di un gruppo di ricerca per la clonazione". Nello stesso tempo, pero', Zavos sostiene di lavorare anche lui alla clonazione umana con sette ricercatori d'Europa, Stati Uniti e Medio Oriente. "Abbiamo 17 coppie sterili che desiderano un figlio clonato. Contiamo nella prima gravidanza gia' nelle prossime settimane". La terza persona ad autodefinirsi "clonatrice umana" e' la chimica francese Brigitte Boisselier della setta dei Raeliani. Afferma che il primo clone umano -una femmina- nascera' entro l'anno.
 
 
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