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 MONDO - MONDO - Mondo. L'Unesco e la convenzione sulla bioetica
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16 ottobre 2003 19:58
 
L'Unesco ha abbandonato l'idea di fare una convenzione sulla bioetica, mentre preparera' una dichiarazione universale sulla materia. A darne notizia e' il direttore generale dell'organizzazione dell'Onu, Koichiro Matsuura, in una intervista con il giornale La Croix. Il Comitato Internazionale di Bioetica aveva due possibilita': redigere un testo giuridico limitatore, tipo convenzione, oppure privilegiare una dichiarazione di grandi principi. "La maggior parte dei membri dell'Unesco ha pensato che era prematura una discussione seria in merito ad una convenzione. Per questo, abbiamo scelto per la seconda strada, che ha il vantaggio di essere piu' flessibile".
I temi elencati dal comitato vanno dalla riproduzione umana alle terapie geniche, dall'eutanasia alla ricerca scientifica negli uomini, dai trapianti ai brevetti fino alle cellule staminali embrionali. "In relazione alle cellule staminali abbiamo messo da parte l'idea di elaborare delle regole comuni, perche' i Paesi membri sono completamente divisi, tra quelli che ritengono che la vita inizi al momento della fecondazione e quelli che considerano indispensabile la ricerca con le cellule staminali estratte dagli embrioni", ha precisato Matsuura.
A non credere alla possibilita' di una convenzione comune e' anche Edoardo Boncinelli, fisico, genetista, attualmente direttore della SISSA a Trieste. In merito alla bozza di documento sul trattamento dei dati genetici che verra' esaminato dall'11 ottobre nel corso della 32ma Conferenza internazionale dell'Unesco, ha spiegato che "il trattamento dei dati genetici e' un argomento spinoso ed e' importante che questo settore sia regolamentato". "Il documento -ha aggiunto Boncinelli- non dice nulla di nuovo. Ci sono una serie di raccomandazioni relative alla gestione e trattamento dei dati genetici compatibili con le leggi internazionali. Senz'altro costituisce un buon precedente per una vera e propria regolamentazione futura. Invece, piu' difficile, forse impossibile sara' realizzare un documento comune che regolarizzi altri temi scottanti che riguardano la genetica, come ad esempio la clonazione, la sperimentazione sugli embrioni, ecc. sui quali penso non si arrivera' mai ad un accordo. Su questi temi ogni Paese in Europa ha una posizione diversa per motivi ideali e culturali".
 
 
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