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 MESSICO - MESSICO - Messico. Un passo avanti verso la clonazione terapeutica
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29 aprile 2004 20:02
 
Il Senato della Repubblica ha approvato lo scorso 27 aprile la creazione dell'Istituto Nazionale di Medicina Genomica (Inmegen) e ha eliminato il divieto, che era stato votato dai deputati lo scorso dicembre, sulla ricerca con le cellule staminali umane derivate da embrioni per fini terapeutici.
L'articolo che vietava la clonazione terapeutica e la ricerca con embrioni era il 7bis della Legge Generale degli Istituti Nazionali della Salute, che nel testo uscito dalla Camera recitava: "L'Istituto Nazionale di Medicina Genomica avra' i seguenti compiti: realizzare studi e ricerche cliniche, epidemiologiche, sperimentali, di sviluppo tecnologico e di base nelle aree della sua specialita', per la comprensione, la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie, la riabilitazione di chi ne e' affetto, cosi' come per promuovere misure sanitarie e in nessun caso potranno essere soggetti di ricerca le cellule staminali umane derivate da embrioni vivi o quelle ottenute per trapianto nucleare".

Due ore di dibattito, 11 interventi 6 a favore e 5 contro, poi il voto e 59 voti a favore e 39 contro l'ultima frase dell'articolo. Eliminando il divieto si e' cosi' reso libero l'Istituto di poter fare ricerca scientifica con le staminali embrionali.
Il testo e' tornato subito alla Camera, e il 28 la Commissione Salute l'ha approvato nella sua nuova versione. Il voto dell'aula e' atteso per il 29 aprile.

Occorre sottolineare come quel divieto avrebbe limitato "solo" le possibili ricerche dell'Istituto e non quelle di altri laboratori. Ma quel divieto avrebbe limitato la ricerca pubblica messicana e su questo si erano mobilitati molti ricercatori, che di fatto sono riusciti a spostare la maggioranza parlamentare. Per il mantenimento del divieto era infatti rimasto un solo partito il Pan (Partido Acción Nacional), che e' quello del presidente Vincente Fox.
I legislatori del Pri (Partido Rivolucionario Institucional) Elias Moreno e Dulce Maria Sauri, hanno spiegato che eliminare questo divieto non vuol dire autorizzare la clonazione umana, mentre per Marco Antonio Xicotencati (Pan) la proibizione deve essere esplicita dato che qualsiasi studio con gli embrioni e' un attentato contro la vita umana, e lo Stato ha la responsabilita' di proteggerla.

"Noi scienziati messicani ci eravamo opposti immediatamente alla decisione dei deputati dello scorso dicembre. Ci era sembrato davvero assurdo e primitivo che non ci venisse permesso di studiare la clonazione terapeutica che permetterebbe al Messico di fare progressi nel campo della sanita'", si rallegra il medico chirurgo Ruy Pérez Tamayo. Gli fa eco Francisco Bolivar Zapata, biologo dell'Istituto di Biotecnologia dell'Unam: "E' un bene che i senatori abbiano corretto l'errore dei deputati, che avrebbero dovuto avere un maggior rapporto con gli scienziati al momento di legiferare su queste questioni che riguardano lo sviluppo scientifico e tecnologico della nazione".
"Rifiuto la clonazione umana, ma non quella terapeutica. Rappresenta un beneficio per centinaia di malati che sono in attesa di una cura. Se si proibisce, il Messico retrocedera' nella materia, visto che si cancellerebbero ricerche per trattare malattie come il cancro o il diabete", ha spiegato Enrique Galindo, biologo dell'Istituto di Biotecnologia dell'Unam. E l'embriologo, sempre dell'Unam, Horacio Merchant Larios plaude al voto: "questa volta i legislatori hanno agito in maniera sensata. Ma il punto centrale e' quello di differenziare la clonazione terapeutica da quella riproduttiva, visto che c'e' una confusione molto grave. Le ricerche con le cellule staminali devono essere legalizzate in tutto il Paese, altrimenti faremo dei passi indietro".
Nonostante molti quotidiani il giorno dopo del voto del Senato titolassero "Approvata la clonazione terapeutica", Luis Covarrubias, biologo dell'Istituto di Ricerche Biomediche dell'Unam, chiarisce meglio la situazione: "mi sembra una decisione molto azzeccata quella dei senatori, visto che getta le basi perche' in futuro si legiferi sul tema, perche' si permetta in Messico la clonazione terapeutica, che e' una promessa per combattere mali degenerativi".
 
 
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