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 ITALIA - ITALIA - Italia. I vescovi a convegno sulle staminali
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16 settembre 2004 20:11
 
"La ricerca sulle cellule staminali adulte dovra' andare avanti non solo per ragioni etiche, ma anche per il fatto che esse sono piu' promettenti e rappresentano la base per poter sviluppare, attraverso lo studio del loro comportamento, altre terapie". E' quanto emerso nel corso della giornata di riflessione per i vescovi sul tema delle "cellule staminali", tenutasi presso l'ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
L'incontro e' stato introdotto da padre Gonzalo Miranda, preside della Facolta' di Bioetica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, che ha posto alcuni interrogativi etici, sottolineando la necessita' di riconoscere l'uguale dignita' di ogni essere umano. "Bisogna chiedersi se e' lecito usare embrioni umani, uccidendoli allo scopo di ottenere cellule staminali che possano essere utilizzate terapeuticamente per il bene di altre persone".
Fra gli altri relatori, Salvatore Mancuso ha evidenziato come "ci troviamo di fronte ad un nuovo scenario per la medicina", riferendosi alle possibilita' e alle prospettive delle "unita' di terapie cellulari".
Angelo Vescovi, del San Raffaele di Milano, ha sottolineato la necessita' di evitare atteggiamenti di tipo ideologico e di fare maggiore riferimento ai dati scientifici reali. "Pensare che le cellule staminali embrionali siano migliori delle adulte, in quanto proliferano di piu', significa banalizzare il problema. Il futuro sta nell'intervenire sulle cellule staminali dello stesso individuo malato, andando ad attivare quelle che l'organismo ha gia'".
 
 
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