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 ITALIA - ITALIA - Italia. Veronesi: la legge sulla fecondazione assistita e' inumana e ingiusta
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14 aprile 2005 20:00
 
Umberto Veronesi, gia' ministro della Sanita' intervistato dal settimanale "L'Espresso" confessa di provare "disagio quando penso alla legge 40 che introduce tanti divieti per le coppie infertili che vorrebbero avere un figlio. Come medico ho conosciuto moltissime donne, ho ascoltato le loro paure, i loro sfoghi, le speranze".
"Mi tornano alla memoria -racconta Veronesi- storie confidate con fatica e con la vergogna incolpevole della vittima. Ad esempio il medico che non ha la pazienza e la competenza per proseguire la cura farmacologica di emorragie uterine anomale, si crede nel giusto facendo alla paziente discorsi del tipo 'non e' piu' tanto giovane, la cosa migliore e' levare tutto; facciamo un intervento e si risparmia i fastidi. E se la donna fa resistenza e esprime perplessita', il medico per convincerla si improvvisa psicologo". "Se privare la donna -continua Veronesi su "L'Espresso"- dell'utero o di una mammella e' un assalto cruento al suo corpo e alla sua identita' psicologica, pensiamo a quale inaccettabile prevaricazione sia negarle la speranza di maternita', consensualmente negando la speranza di paternita' al suo compagno. Sono fermamente convinto che la liberta' riproduttiva, affermata con la legge 194 sull'internazione volontaria di gravidanza, sia parte inalienabile del diritto della persona in una societa' democratica".
"Sulla legge 40 -prosegue Veronesi nell'intervista- si stanno facendo infinite discussioni giuridiche, religiose, filosofiche, etiche. Il discorso che piu' mi sta a cuore e' quello che riguarda la liberta' riproduttiva. Io credo che nella legge ci siano cose che non solo vanno contro questa liberta' inalienabile ma che sono ingiuste e inumane. Per esempio perche' la procreazione medicalmente assistita viene vietata dalla legge alle coppie che sono minacciate da una malattia genetica?".
"Perche' e' vietata l'inseminazione eterologa, cioe' con il seme di un donatore? Queste storie al limite ci indicano quanto il desiderio di genitorialita' e' connaturato alla natura umana. Quando questo desiderio c'e' e la scienza medica puo' aiutare a realizzarlo, porre divieti di tipo moralistico e pregiudiziale mina alla base le liberta' che devono essere garantite da una societa' democratica. La medicina ha il compito di aiutare l'uomo e sollevarne le sofferenze".
"Fino all'entrata in vigore di questa legge -denuncia Veronesi- che ci mette in coda tra i paesi dell'Unione europea, le tecniche di procreazione medicalmente assistita sono state fornite dal servizio sanitario nazionale. La procreazione medicalmente assistita e' stata letta come il risultato dell'edonismo della societa' contemporanea. Non nego che la nostra societa' abbia talvolta queste caratteristiche, ma credo che basti aver parlato senza barriere con donne che hanno affrontato questa difficilissima avventura per rendersi conto dell'angoscia che accompagna tutto il calvario dei ripetuti e spesso inutili tentativi".
 
 
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