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 ITALIA - ITALIA - Italia. Uildm mette in guardia sui "viaggi della speranza"
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Notizia 
27 novembre 2003 18:43
 
"A tutt'oggi non esistono terapie in grado di guarire le malattie neuromuscolari, ne' in Italia, ne' negli Stati Uniti ne' tanto meno in Ucraina". Cosi' la Uildm -Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare- interviene sulla vicenda del "viaggio della speranza" in Ucraina per il quale un diciottenne di Termoli ha chiesto aiuto e al quale un quotidiano locale e il Comune stanno dando sostegno e pubblicita'.
La Uildm intende in primo luogo esprimere "tutta la solidarieta' possibile per l'estrema sofferenza, il senso di solitudine e la disperazione che muovono le persone affette da malattie gravi e progressive, come le malattie neuromuscolari, alla ricerca di soluzioni a qualunque costo. Il tentativo di giungere comunque alla guarigione e' comprensibilissimo. Va inoltre certamente rispettata la liberta' individuale nella scelta della condotta terapeutica".
Tuttavia, la stessa Uildm ritiene necessario "contribuire ad un'informazione corretta e sincera, tale da non avallare la prospettiva di terapie falsamente efficaci e le aspettative che da cio' possono derivarne". E il fatto che attualmente non esistano terapie risolutive "non significa che manchino l'interesse, le energie e i risultati da parte della ricerca di base e di quella clinica, ne' che non vi sia la possibilita' di controllare efficacemente molte delle complicanze legate a queste malattie".
Proprio la Uildm ha parlato a lungo delle conquiste fatte negli anni piu' recenti dalla ricerca clinica e da quella di base, chiarendo sempre che, "per quanto si siano fatti passi da gigante, purtroppo i risultati non sono ancora tali da assicurare la guarigione delle distrofie muscolari. Per quanto riguarda in particolare -spiega ancora l'Unione- la terapia con cellule staminali, si puo' sintetizzare affermando che buona parte delle ricerche e' stata finora condotta su cellule embrionali staminali murine (di topo), definite multipotenti, capaci cioe' di evolvere in laboratorio verso diversi tipi di cellule (dei muscoli, del cuore, del sistema nervoso, di quello endocrino). E tuttavia vi sono ancora molti dubbi circa la cellula ideale da utilizzare in vivo, poiche' non e' stato ancora individuato il tipo capace di promuovere un'effettiva ricostruzione delle fibre muscolari malate. Resta quindi da percorrere molta strada: si puo' parlare di speranze, ma per ora il realismo e' d'obbligo".
Per quanto riguarda quindi il sostegno estemporaneo dato ai "viaggi della speranza", come a quello del ragazzo di Termoli, secondo l'Uildm "non sono perdonabili la mancanza di rigore e la scarsa valutazione delle conseguenze negative che tali iniziative possono avere: da un lato, infatti, si da' adito a false speranze, dall'altro si rischia di alimentare la sfiducia nei confronti di campagne di raccolta fondi serie ed affidabili".
 
 
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