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 ITALIA - ITALIA - Italia. Toscana: il Consiglio regionale e la raccolta del cordone ombelicale
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11 novembre 2004 21:37
 
Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimita' una mozione che chiede alla Giunta di promuovere "campagne di informazione per far conoscere i benefici della donazione del cordone ombelicale, che puo' svolgere un ruolo importante nella cura di gravi malattie del sangue come leucemie e linfomi".
"Grazie a tutte le mie colleghe -ha spiegato Anna Maria Celesti, di Forza Italia-. Il percorso fatto insieme sulla donazione del cordone ombelicale dimostra che sulle cose concrete si puo' superare l'essere di destra e di sinistra". Sulla stessa linea le consigliere Ambra Giorgi, Ds, e Lucia Franchini, Margherita.
Condivisione anche da parte di Marco Carraresi, Udc, che ha definito la donazione del cordone ombelicale "una vera e propria alternativa all'omicidio di un essere vivente, ovvero all'embrione". L'assessore alla Salute, Enrico Rossi, ha ricordato che la Regione Toscana ha provveduto allo stanziamento di cinque milioni di euro per ognuno dei poli universitari di Firenze, Pisa e Siena, per la ricerca e lo sviluppo tecnologico in tema di cellule staminali e che l'attenzione alle potenzialita' cliniche del sangue cordonale si e' tradotta nell'istituzione di un secondo Centro di conservazione a Pisa, accanto a quello di Careggi, che al momento valuta una media di quindici cordoni al giorno.
"Siamo immensamente grate per l'interesse dimostrato verso l'importanza della donazione del cordone -ha commentato la presidente della sezione regionale di Adisco (Associazione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale), Elena Lucchesi- Dal 1995 a livello nazionale e dal 1997 a livello toscano ci stiamo impegnando in prima persona per diffondere la cultura del donare. Il cordone, che permette la vita al bambino durante i nove mesi della gravidanza, al momento del parto viene reciso e buttato via. Esso pero' contiene cellule staminali del tutto simili a quelle contenute nel midollo spinale, importantissime per la cura di gravi malattie, come leucemie e linfomi. La donazione e' indolore e non costa niente, ma puo' servire a salvare tante vite, soprattutto dei bambini". "Un grazie anche alla Giunta regionale e all'assessore Rossi che hanno assicurato il proprio impegno da un punto di vista economico e di comunicazione per la ricerca e la diffusione della cultura della donazione. L'interesse da parte delle istituzioni e' per noi un grande stimolo a proseguire nel nostro lavoro: insieme, siamo sicuri, potremo raggiungere importanti traguardi per salvare tante vite".
 
 
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