Si e' tenuto i primi giorni di dicembre, un incontro a Brescia, per discutere di finanziamenti alla ricerca e Telethon.
Il comitato Telethon e l'Unione Italiana lotta alle Distrofie Muscolari, hanno organizzato lo scorso primo dicembre la tavola rotonda, dal tema "Telethon: la speranza nella ricerca", che ha visto la partecipazione di ricercatori, medici e esperti nel settore. Roberto Bottinelli dell'Universita' di Pavia, ha colto l'occasione per lodare l'impegno dei cittadini che ogni anno affidano a Telethon del denaro per scopi scientifici; ma dall'altro ha ricordato che senza quel denaro, gran parte della ricerca italiana non esisterebbe. "Ad oggi il contributo della popolazione rappresenta l'unica vera fonte di sostentamento della ricerca scientifica. Il contributo statale e' trascurabile, senza Telethon la maggior parte degli studi sarebbe impossibile". Dal 1990 Telethon, con una spesa complessiva di oltre 172 milioni di euro, ha contribuito in Italia al lavoro di 1400 ricercatori e alla realizzazione di 1300 progetti, e dato vita ai laboratori di Napoli (Tigem) e Milano (Tiget). C'e' da tener conto pero', che un'altra parte della ricerca, non puo' fare affidamento su questi fondi, e ogni anno si ritrova costretta ad arrampicarsi sugli specchi per non cedere. Ci sono fisici, chimici, esperti dell'ambiente e dell'ecosistema che, non trattando direttamente questioni mediche, non possono accedere a determinati fondi.

Si e' tenuto i primi giorni di dicembre, un incontro a Brescia, per discutere di finanziamenti alla ricerca e Telethon.
Il comitato Telethon e l'Unione Italiana lotta alle Distrofie Muscolari, hanno organizzato lo scorso primo dicembre la tavola rotonda, dal tema "Telethon: la speranza nella ricerca", che ha visto la partecipazione di ricercatori, medici e esperti nel settore. Roberto Bottinelli dell'Universita' di Pavia, ha colto l'occasione per lodare l'impegno dei cittadini che ogni anno affidano a Telethon del denaro per scopi scientifici; ma dall'altro ha ricordato che senza quel denaro, gran parte della ricerca italiana non esisterebbe. "Ad oggi il contributo della popolazione rappresenta l'unica vera fonte di sostentamento della ricerca scientifica. Il contributo statale e' trascurabile, senza Telethon la maggior parte degli studi sarebbe impossibile". Dal 1990 Telethon, con una spesa complessiva di oltre 172 milioni di euro, ha contribuito in Italia al lavoro di 1400 ricercatori e alla realizzazione di 1300 progetti, e dato vita ai laboratori di Napoli (Tigem) e Milano (Tiget). C'e' da tener conto pero', che un'altra parte della ricerca, non puo' fare affidamento su questi fondi, e ogni anno si ritrova costretta ad arrampicarsi sugli specchi per non cedere. Ci sono fisici, chimici, esperti dell'ambiente e dell'ecosistema che, non trattando direttamente questioni mediche, non possono accedere a determinati fondi.