Il prof. Silvio Garattini, direttore dell'istituto di ricerca farmacologica "Mario Negri" di Milano e' stato ospite del Lions Club Vicenza Palladio, a dare notizia della serata dedicata alle cellule staminali e alla ricerca scientifica. E' Il Giornale di Vicenza che ne da' notizia. "Alcuni casi di sclerosi laterale amiotrofica sono dovuti alla mutazione di un gene. Lo abbiamo trasferito nel topo -spiega Garattini- che ha sviluppato una malattia con le stesse caratteristiche e i questo modo si e' potuto studiare in che modo le cellule staminali possono ridurre i danni. Quanto piu' esse si differenziano in cellule nervose, tanto piu' si raggiungera' lo scopo". Ma la nuova frontiera di queste cellule e' la costruzione di tessuti, per replicare un rene, un fegato, la cute. "E questo con la grande domanda di organi che esiste e che le donazioni non riescono a soddisfare rappresentera' un grosso passo in avanti". Non solo: ma si riuscira' pure a sostituire il tessuto fibrotico che si forma nell'infarto. Resta da capire quali delle cellule staminali abbiano gli "strumenti" per compiere questa azione riparatrice. "Ma bisogna essere molto cauti. Il meccanismo non e' privo di danni. Le staminali potrebbero dare luogo a mutazioni, anche a cellule tumorali. Per questo bisogna limitare l'entusiasmo e prima di avventurarsi in studi sull'uomo occorrono piu' informazioni. Il rischio deve essere ragionato, La pecora Dolly, in fondo, e' invecchiata e morta precocemente". E, poi, c'e' la questione etica. "Ma non bisogna avere paura del nuovo. Come si puo' costruire la conoscenza senza la sperimentazione? ".